CERVETERI – Il maltempo che si è abbattuto sulla costa non ha risparmiato nemmeno la Palude di Torre Flavia alle prese con ingenti danni. La furia della mareggiata ha sradicato numerose strutture di legno create dalle associazioni di volontari. Non solo, l'acqua alta ha danneggiato l'ecosistema stesso. Gli stessi volontari si sono messo nuovamente all’opera per ripristinare i luoghi il più velocemente possibile ma preoccupa soprattutto il fatto che le onde abbiano invaso lo stagno di acqua dolce e demolito arredi e recinzioni di legno che con pazienza avevano collocato durante la stagione estiva tutte le “sentinelle” ambientali grazie anche a fondi extracomunali. La situazione preoccupa non poco chi gestisce il sito protetto che attraversa entrambe i comuni. «Purtroppo i danni ci sono – spiega Corrado Battisti per conto di Città Metropolitana – si sono staccati dei pannelli illustrativi per i turisti e le scolaresche in visita, altri sono stati trascinati via dalle correnti. Abbiamo ritrovato le staccionate divelte, e poi le onde del mare che hanno oltrepassato le dune contaminando l’acqua dolce della palude. È una fortuna che le mareggiate poi si siano fermate il giorno successivo». L’erosione attacca senza tregua e potrebbe creare ancora grattacapi alla categoria dei balneari oltre che a far sparire ancora ampi tratti di spiagge libere. A Campo di Mare c’è allerta per la spiaggia di via Navigatori etruschi. Nonostante i vari appelli in questi anni lanciati dai privati ma anche dall’Assobalneari, gli enti preposti non hanno mai riservato un contributo economico per salvare la costa con le barriere. Scogliere che invece verranno collocate a Ladispoli grazie a 6 milioni di euro concessi dalla Regione Lazio. Probabilmente però non prima del 2024.


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