Una volta si può anche sbagliare, la seconda decisamente no. Ce lo insegnano spesso le squadre di vertice del calcio italiano e internazionale. E il Civitavecchia, nel suo piccolo, lo vuole dimostrare anche nel campionato di Eccellenza. Domani alle 11 nerazzurri in campo a Roma per la sfida che li vedrà contrapposti all’Astrea al Lungotevere Dante di Ostiense. È stata una settimana particolare per la squadra di Alessio Bifini, che ha dovuto fare i conti con il dover metabolizzare un’altra sconfitta, questa volta in campionato, con il secondo ko interno stagionale contro la Boreale. Ma nel gruppo c’è stata subito la voglia di mettersi alle spalle la dolorosa pagina per prepararsi a viverne un’altra, con tutta la speranza che possa dare sensazioni decisamente più dolci e succose.


«Con l’Astrea sarà sicuramente una partita difficile - afferma il difensore Giordano Fatarella - come si può notare anche osservando la classifica. I ministeriali stazionano nelle zone alte della graduatoria. Mi aspetto certamente una gara maschia, dove faranno la differenza i dettagli».


Per l’incontro sul campo dei poliziotti penitenziari non ci sarà il portiere Luca Nunziata, squalificato per l’espulsione rimediata domenica scorsa nel finale di partita, quando il Civitavecchia andava a caccia di un disperato pareggio. Facile individuare con la maglia numero uno Giovanni Sarracino. È rientrato al 100% dall’infortunio il terzino destro Dario Mancini, anche se in questo caso ci sarà da valutare il ballottaggio con il collega, anche di nome, Dario Luchetti, che nelle ultime partite ha occupato quella casella. Per il resto non si prevedono altre defezioni in formazione, con mister Bifini che avrà scelta per schierare l’undici iniziale. «Abbiamo vissuto una settimana tranquilla nonostante la sconfitta - riprende Fatarella - visto che comunque siamo primi in classifica. Da una parte c’è il rammarico di non aver potuto maturare un distacco ancora maggiore sulle dirette concorrenti, ma dall’altra ritengo non sia necessario fare allarmismi così grandi. Agli allenamenti è tutto andato in maniera tranquilla, una settimana come le altre. È stata l’occasione per metterci qualcosa in più, abbiamo parlato tra di noi e siamo pronti per affrontare questa insidiosa trasferta». L’Astrea, come detto, sta vivendo una stagione nella parte sinistra della classifica. Guardandola non sembrerebbe così, ma se pensiamo che con una vittoria i biancoblu potrebbero centrare i piani alti, allora il discorso cambia e dà ancora più motivazioni ai romani. Ma in casa le cose non stanno andando nella maniera migliore: solo una vittoria davanti al pubblico amico, anche se i gol negli ultimi tempi stanno arrivando. Molto meglio è andata fuori casa, ma la buona notizia, forse, per il Civitavecchia, è che questa volta l’Astrea non giocherà in esterna. La squadra di Alessio Bifini ha sempre segnato almeno due reti lontano dal Tamagnini, a parte nella sconfitta di Anzio, per cui il pronostico non può dare certamente per battuti Ruggiero e compagni. Uno degli argomenti più interessa
nti se si osservano le ultime settimane in casa nerazzurra, è il cambio di disposizione difensiva per il Civitavecchia, passato soprattutto ad una composizione a tre, invece che a quattro. Inizialmente si era trattata quasi di una necessità, per via delle assenze in attacco, ma successivamente Bifini, anche attraverso le varie interviste realizzate, ha confermato che da esperimento si è passati a tendenza dominante. Ma, sempre il tecnico di Grosseto, ha anche specificato che i moduli non sono decisivi per poter spostare l’ago della bilancia di una partita dalla propria parte. Abbiamo voluto chiedere un consulto anche allo stesso Fatarella, impiegato negli ultimi tempi proprio nella difesa con tre centrali, assieme a Riccardo Serpieri e Paolo Cerroni.


«Personalmente non sta cambiando tantissimo per quanto riguarda la difesa - conclude il classe ’99 - a me piace giocare in tutti e due i modi. Quest’anno giocare anche a tre mi sta piacendo molto e forse lo preferisco anche rispetto alla disposizione a quattro. Al di là di quest’aspetto meramente tecnico, non credo che siano i moduli a fare la differenza in campo. La cosa più importante sono le persone che scendono sul terreno di gioco, devono metterci tutto per poter strappare la vittoria». Per la gara sul campo dell’Astrea, l’Aia ha designato a dirigere il confronto l’arbitro Francesco Ercole della sezione di Latina. Ad assisterlo per l’occasione i due assistenti Simone Morlacchetti, della sezione di Roma 2, e Gianmarco Amato della sezione di Aprilia.


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