Max Vismara

Via Mazzini ultima “perla” del bel tempo che fu. Solo i viterbesi over quaranta ricordano com’era un tempo il centro storico della città dei papi, vetrine illuminate di negozi di ogni genere che si affacciavano sulle strade brulicanti di vita di un centro storico che ormai da anni è diventato solo la pallida ombra di quel che era. Una progressiva desertificazione ormai affligge da anni strade dove una volta i viterbesi potevano acquistare ogni tipo di prodotto, all’epoca passeggiando su corso Italia si potevano comprare le famose camicie di Popeline di Adorno o un vestito elegante da Labellarte, naturalmente da accompagnare con un cappello preso dalle signorine Tiburli. Ma non solo, infatti anche l’improvvisa necessità di una lampadina nuova per sostituire quella che si era fulminata poteva essere soddisfatta recandosi dagli elettricisti Ricci o da Spanata. Infine per la spesa delle massaie o per l’improvviso languore c’erano Firmino con il suo ottimo prosciutto o le famose carote viterbesi che si potevano trovare esclusivamente all’alimentari Ernesti a piazza delle Erbe. Ovviamente sono stati citati solamente alcuni dei negozianti più famosi della vecchia Viterbo.

In realtà tutte le strade del centro erano piene di negozi di ogni genere e si poteva fare la spesa senza neanche prendere la macchina. Ora tutto questo non esiste più, e il centro del commercio del capoluogo si è spostato sulla Cassia Nord dove lunghe file di macchine arrivano a tutte le ore fino al parcheggio dei numerosi supermercati della zona. Ma esiste nella vecchia città ancora una strada dove il tempo, in senso buono, si è fermato. Stiamo parlando di via Mazzini che ancora resiste grazie alla caparbietà e competenza dei suoi negozianti, che ogni giorno lavorano per mantenere viva la bella tradizione della spesa di quartiere. «Purtroppo, spesso si parla di via Mazzini solo per sottolineare problemi legati al traffico o ad altre situazioni di disagio - spiega S.L. residente nella strada – mai nessuno che parli del fatto che questa via è l’unica rimasta ferma agli antichi fasti. Qui si trova di tutto: alimentari, tabacchi vestiario e c’è perfino un negozio di giocattoli solo per citarne alcuni».

Effettivamente percorrendo il tratto che va da Porta della Verità fino all’intersezione con il Corso ,si possono vedere tanti negozi dove comprare ogni genere di cosa, e se serve carne formaggio o verdura basta arrivare nella zona di porta della Verità, se invece volete prendere un caffe o leggere un libro basta dirigersi verso piazza Dante e li troverete, andando oltre si possono comprare la pappa per il vostro micio o archiviare la pratica pranzo dentro il fornitissimo alimentari della via. Non solo, serve un sarto? Niente paura, c’è, come pure il grafico, l’agenzia immobiliare, e così via. Insomma, di tutto e di più per poter vivere tranquillamente senza muovere la macchina dal parcheggio. «Qui si trova di tutto - conclude il residente – in un centro che si sta spegnendo giorno per giorno, una strada come questa è un pezzo della vecchia Viterbo che va mantenuto a qualsiasi costo, e la gente deve saperlo che esiste ancora una realtà come questa».