CIVITAVECCHIA - Confcommercio al lavoro per riprendere il discorso, abbandonato dall’amministrazione, della proroga per 12 anni delle concessioni per il commercio su aree pubbliche, possibilità riguarda chioschi, edicole, fiorai, operatori mercatali. Nelle scorse settimane dal Pincio è arrivata la notizia di una proroga alle concessioni per il commercio su aree pubbliche fino al 31 dicembre 2023, con il bando per le nuove concessioni pubblicato entro questo termine ultimo ma l’associazione di categoria non ha dimenticato il lavoro fatto a cavallo tra la fine del 2019 e l’inizio del 2020, quando Confcommercio e Comune stavano dialogando per avviare l’iter necessario per questo rinnovo, praticamente automatico se in possesso dei requisiti. I passaggi erano semplici: avviare la procedura amministrativa, verificare i requisiti e poi chiudere la pratica. La procedura fu aperta ma non chiusa, nonostante i circa 2 anni di tempo a disposizione, dal Pincio. Con la scadenza ultima del 30 giugno 2022 niente più rinnovo a 12 anni e a quel punto è entrata in gioco la proroga di un anno ma per la Confcommercio c’è ancora una possibilità. «Nei giorni scorsi - ha spiegato il presidente della Confcommercio litorale Lazio nord Graziano Luciani - c’è stato un incontro in Comune, con la partecipazione del presidente Fiva Lazio, per spiegare che c’è la possibilità di riprendere quel discorso abbandonato, sottolineando come poi si sia fatto un torto agli operatori non portando a termine questa procedura, in ben due anni di tempo».

Secondo l’associazione di categoria, infatti, è possibile appellarsi al decreto per il caro energia, trovando un fondamento giuridico per riaprire i rinnovi a 12 anni. Anche perché, come hanno sottolineato dall’associazione, questa mancata chiusura della procedura amministrativa - in ben due anni - è andata a creare un danno a ben 200 imprese cittadine e non sono esclusi eventuali ricorsi da parte dei commercianti. Graziani ha ribadito che da parte dell’associazione c’è la volontà di andare in fondo visto che «in alcuni Comuni - ha concluso - è stato fatto, quindi la possibilità di riprendere il discorso rinnovo concessioni per 12 anni è possibile».

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