Veronica Olivi

Consiglio comunale dei bambini e dei ragazzi, si accende sempre di più il dibattito a Palazzo dei Priori. Ieri mattina la I e IV commissione consiliare del Comune di Viterbo si sono riunite per il voto sul nuovo regolamento in materia, che andrà ad abrogare quello del maggio 2006.La proposta, presentata dalle consigliere Rosanna Giliberto, Melania Perazzini e Francesca Pietrangeli, ruota attorno all’idea di promuovere la cittadinanza attiva e sviluppare nelle nuove generazioni una conoscenza più approfondita della politica territoriale. «Vogliamo creare un ponte di collegamento tra il mondo della scuola e la politica - ha spiegato la consigliera Giliberto - partendo dagli aspetti fondamentali dell'educazione civica ed estendendoli ad ambiti anche diversi da quello scolastico».

Ad essere coinvolti saranno gli studenti di età compresa tra gli 8 e i 14 anni; il Consiglio sarà costituito dal sindaco e 23 membri: 13 delle classi quarte e quinte della scuola primaria e 10 della prima e seconda secondaria di primo grado di sette istituti comprensivi viterbesi, tra cui figureranno anche quelli delle frazioni, mentre la durata consiliare sarà di due anni. Le critiche da parte dell’opposizione non si sono fatte attendere, con Antonella Sberna (FdI) che ha ammesso di aspettarsi «qualcosa di più serio e concreto sul tema della scuola e delle politiche giovanili», magari promuovendo attività formative per il doposcuola o intervenendo sul problema dei trasporti, sul quale «sta per esplodere una bomba». Secondo la consigliera, inoltre, la scelta di mettere insieme ragazzi di una fascia di età così eterogenea non sarebbe ottimale, a causa dei diversi livelli di competenze e prospettive che caratterizzano gli studenti di elementari e medie. Una perplessità che è stata condivisa anche dalla consigliera Alessandra Troncarelli (Pd). Andrea Micci (Lega) ha criticato la decisione di escludere dal Consiglio comunale i giovani tra i 14 e 18 anni, «che rappresentano proprio la fascia che si sta avvicinando al voto e che dovrebbe approfondire questo tipo di conoscenze utili per il loro futuro in quanto cittadini».