Il progetto per creare una stazione di housing temporaneo e di posta per senza fissa dimora mette in allarme i commercianti di Corso Marconi e parte la raccolta firme. Si tratta di un progetto, legato al Pnrr, per l’inclusione di soggetti fragili e vulnerabili, piccoli nuclei abitativi e una serie di servizi come docce, mensa o supporto psicologico per cui l’amministrazione ha individuato due stabili, uno è l’immobile tra via Giusti e via Mazzini, accanto alla Cattedrale. È proprio quest’ultimo ad aver messo in agitazione i commercianti della via, preoccupati dalle possibili ripercussioni di quello che, sostanzialmente, sarebbe un piccolo centro per offrire accoglienza - temporanea - e servizi a senza fissa dimora o soggetti fragili o vulnerabili. «Nessuno - ha spiegato uno dei commercianti - mette in dubbio la validità sociale del progetto, siamo solo preoccupati dell’impatto che questa stazione potrebbe avere sui turisti o che si possano venire a creare situazioni di degrado che vadano a danneggiare ancora di più il nostro settore». «Ricordiamo - ha detto un altro - che veniamo da due anni di pandemia, siamo in pieno caro energia e sicuramente un progetto simile rischia di andare ad impattare sul decoro dell’area». «Oggettivamente - spiega il titolare di uno degli esercizi di corso Marconi - non è una cosa che si può fare in pieno centro storico cittadino, soprattutto se si continua a parlare della vocazione turistica di Civitavecchia e della volontà di attrarre i crocieristi». «Non sappiamo ancora - ha continuato un altro titolare - quante persone saranno accolte o come funzionerà, si parla di circa 20 ma mi chiedo se poi sarà garantito un minimo di controllo o se dovremo assistere a bivacchi o a file di persone in attesa, onestamente la causa è giusta, ad essere sbagliata è la scelta della location. Non è un qualcosa che si può realizzare in pieno centro storico cittadino, accanto alla Cattedrale». «Magari - gli ha fatto eco un collega - si potrebbe individuare un’altra area, penso ad esempio alla Feltrinelli che è chiusa ormai da anni e inutilizzata, piuttosto che rischiare di creare degrado nel salotto di Civitavecchia». Insomma passeggiando per la via il coro di voci è unanime “bel progetto, pessima location”. C’è anche una voce fuori dal coro che dice: «Penso che l’accoglienza sia giusta però va garantita una vigilanza adeguata e il rispetto delle regole visto che già l’area non è il massimo e siamo noi commercianti molto spesso a dover pulire da soli». Nel complesso la preoccupazione è condivisa praticamente da tutti gli esercenti della via e si teme, scene già viste e vissute come i bivacchi nelle aiuole al fianco della fermata dei bus di fronte alla Cattedrale, che si vengano a creare situazioni di degrado che possano mettere in fuga turisti e, perché no, anche un semplice civitavecchiese a passeggio nel centralissimo corso Marconi. L’appello all’amministrazione è che si faccia un passo indietro e che si individuino aree differenti.


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