ALLUMIERE - Importante iniziativa per il turismo ad Allumiere: presto il paese collinare sarà inserito nel registro dei “Sentieri CAI”. Grazie al lavoro sinergico fra l'associazione “ll cammino dell'allume”, l'Università Agraria e l'amministrazione comunale di Allumiere è stato compiuto un importante passo in avanti per incentivare i turisti a venire ad Allumiere per godere dei bellissimi sentieri immersi nella natura. La dottoressa Francesca Stefanelli (farmacista, erborista, naturopata ed esperta di erbe medicinali e del territorio) di Allumiere ha avuto la possibilità di fare da guida ad Alessandro, venuto in collina in rappresentanza del “CAI Lazio” «per mappare un bellissimo percorso ad anello di 25 km nato dal sogno comune di creare un cammino che racconti la storia e la bellezza di questa terra - spiega la dottoressa Francrsca Stefanelli - partendo dalla Faggeta, attraverso sentieri nel bosco e stradine di campagna, si arriva fino alla chiesa della Farnesiana per poi ritornare verso il paese percorrendo i passi dell'antico acquedotto romano dopo aver salutato la bellissima falesia di Ripa Majala». La dottoressa Stefanelli poi ci tiene a spiegare: «Chiaramente provvederemo a creare al suo interno anelli più piccoli perché possa essere fruibile anche in più tappe. Presto, quindi, vedremo la prima segnaletica e saremo inseriti nel registro dei sentieri CAI». Il Cai altro non è che una rete sentieristica italiana, ricchissima di storia e di vita ed è una delle più ampie d’Europa; il Club Alpino Italiano ha selezionato circa 60mila chilometri di sentieri di questo immenso patrimonio culturale che attraversa e accomuna Alpi, Appennini e Isole e lo propone a chi pratica l’“andar-per-monti”, cioè a coloro che nel tempo sono diventati i principali fruitori dei sentieri. Il regolamento generale del Club Alpino Italiano stabilisce infatti che il sodalizio faciliti “la diffusione della frequentazione della montagna e delle escursioni, anche in forma collettiva, costruendo e mantenendo in efficienza strutture ricettive e sentieri”, mentre per la legge il CAI deve provvedere “al tracciamento, alla realizzazione e alla manutenzione di sentieri, opere alpine e attrezzature alpinistiche”. Grazie al contributo dei soci, il CAI individua, segna e cura i sentieri: si tratta di un’importante servizio che viene offerto a tutti gli escursionisti per conoscere, valorizzare e tutelare l’ambiente, per entrare in sintonia con esso senza stravolgerlo ma al contrario rispettandolo. Il colore bianco-rosso è il “filo d’Arianna” dell’escursionismo. Tutti possono contribuire a mantenere in efficienza la rete escursionistica, partecipando alle uscite organizzate dalle Sezioni e dai gruppi tecnici preposti, ma anche semplicemente seguendo e rispettando i segnavia, evitando scorciatoie, informando le Sezioni locali del CAI e i gestori dei rifugi, di eventuali danni o problemi lungo i sentieri. Al termine del giro la dottoressa Stefanelli insieme ad Alessandro del Cai e ad esponenti del Comune, dell'Agraria e dell'associazione “Il cammino dell'al
lume” oltre a fare il resoconto della giornata presso il CRAL hanno anche gettato le basi per un nuovo “cammino” che possa fare da volano per i turisti che amano il trekking e la natura. Soddisfatta anche la presidente dell'associazione “Il Cammino dell'allume”: «Oggi un ringraziamento speciale va a Francesca Stefanelli, la quale ha percorso 25 km con Alessandro delegato del CAI per rendere possibile la realizzazione del nostro sogno. Voglio aggiungere un ringraziamento speciale anche all'Università Agraria di Allumiere nella persona di Paolo Travagliati e all'amministrazione comunale di Allumiere nella persona di Carlo Cammilletti perché sono sempre presenti».


©RIPRODUZIONE RISERVATA