Matrimoni e unioni civili, via libera dalla prima commissione al regolamento che prevede la possibilità di celebrare i riti anche in strutture private. Un passo avanti per rispondere alle esigenze più volte espresse dai cittadini. Mentre in altri Comuni della Tuscia ciò era già possibile, vedi Soriano, finora a Viterbo chi voleva coronare il proprio sogno poteva farlo soltanto nelle sedi messe a disposizione dal Comune quali la sala delle Bandiere a Palazzo dei Priori e gli uffici dell'ex tribunale di piazza della Rocca, a cui si aggiungono ora la sala Regia e il giardino di Palazzo dei Priori. Con il nuovo regolamento si apre anche alla celebrazione in luoghi privati. Tramite un avviso pubblico le strutture ricettive, in possesso delle idonee caratteristiche, confluiranno in un elenco che sarà aggiornato ogni sei mesi. Una prima verifica sull’individuazione dei siti privati sarà in prima battuta il dirigente dei Servizi demografici Vinciotti, poi insieme ai funzionari degli altri settori coinvolti ne sarà valutata l'idoneità. Per queste “case comunali” è previsto un contratto di comodato d'uso gratuito tra l'amministrazione e le strutture. Sarà poi compito della giunta stabilire costi e tariffe da corrispondere al Comune per i novelli sposi che sceglieranno la location privata. Nel nuovo regolamento è prevista anche la possibilità di scegliere il celebrante al di fuori di sindaco, assessori, consiglieri comunali e ufficiali di Stato civile. Gli otto articoli di cui è composto il documento sono stati oggetto di svariati botta e risposta tra l'opposizione e la maggioranza, in particolare con la presidente del consiglio Letizia Chiatti. Alla fine il regolamento, rivisto con piccole modifiche, è stato licenziato dalla prima commissione presieduta da Luigi Gioiosi. Prossimo passaggio per l'approvazione definitiva in consiglio comunale, probabilmente già nella seduta fissata per il 17 novembre.

AmL