SANTA MARINELLA – «Trattandosi di argomenti un po' ostici e come abbiamo visto hanno ingenerato commenti allarmistici da parte dei cittadini, credo che sia giusto spiegare le fasi di questo bilancio». A parlare è il sindaco Tidei, che chiarisce alcuni punti relativi alle disposizioni giunte dalla Corte dei Conti all’amministrazione comunale, relative ai bilanci dal 2017 al 2021. «Trattiamo intanto il primo, quello riferito al bilancio – afferma il primo cittadino - innanzi tutto non c’è nessun nuovo debito. Né di cinque, né di due milioni di euro. Tutto il debito è sempre quello generato dalla dissennata amministrazione di altri, che, come avrete notato, sono rimasti in opportuno silenzio riguardo a questa faccenda. Il succo del discorso è la gestione dell’anticipazione di cassa utilizzata dal commissario prefettizio e restituita alla Tesoreria nel 2018 con le imposte di competenza del 2017. Questi cinque milioni e 200mila euro, questa amministrazione aveva stabilito, con il parere favorevole dei revisori dei conti e supportata da un parere ed una delibera della Corte dei Conti umbra, di farli rientrare nel mutuo che la Osl dovrà contrarre per la chiusura delle partite aperte e poterlo così restituire in un lasso di tempo lungo. La Corte dei Conti del Lazio è stata di parere contraria e, in pratica, ci impone di conteggiarlo subito. In virtù di una buona amministrazione, abbiamo già una copertura di questa cifra per oltre quattro milioni, e la differenza dovremo recuperarla sulla spesa corrente. Questo avvenimento dovrebbe far capire che il dissesto non è una passeggiata, e avere un bilancio a posto ed equilibrato non è sufficiente”. “Il dissesto – conclude Tidei - è una cosa che lascia strascichi a lungo, qualcuno pensa sia un “chiudiamola qui, chi ha avuto ha avuto chi ha dato ha dato, ed è la stessa legge a stabilire che prima di ridare le chiavi della cassa agli autori debbano passare 10 anni».
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