LADISPOLI - «C’è un forte odore di bruciato». E poi ancora. «Questa sera non si respira, ma chi è che continua a bruciare rifiuti?». Decine, centinaia di segnalazioni ogni giorno a Ladispoli. Cittadini, associazioni ma anche i vari gruppi social cercano di richiamare l’attenzione su un fenomeno in continua crescita sul quale però evidentemente non si riesce a porre un freno. Il forte odore di plastica bruciata, ma anche altro genere di rifiuti, si sente praticamente ogni sera in diverse zone della città. In particolar modo nei quartieri Cerreto e Miami, ma da una settimana anche nel centro urbano fino in via Palo Laziale e nel rione Messico. Proteste persino nelle vicine frazioni cerveterane di Campo di Mare e Cerenova. Non c’è tregua insomma, nonostante la popolazione stia provando a chiedere maggiori controlli alle istituzioni locali e anche alle forze dell’ordine del territorio il problema è tutt’altro che risolto. Anzi, il contrario. Diversi comitati, come quello del Miami, avevano proposto degli studi specifici sullo stato di salute dell’aria. Mentre c’è chi pretenderebbe l’utilizzo dei droni che però non possono essere impiegati nelle ore notturne anche perché i vigili urbani staccano il servizio alle 20. I piromani, indisturbati, approfitterebbero del buio per continuare a smaltire illegalmente materiale che andrebbe invece portato in appositi centri.

«Quello che possiamo fare – interviene Fabio Paparella, consigliere comunale di Ladispoli Attiva – è presentare un’interrogazione dove chiedere alla maggioranza di utilizzare le proprie forze a disposizione per dei controlli. Logico pensare alla Polizia municipale ma anche alla ditta che in gestione la nettezza urbana per verificare magari che non ci siano tracce di rifiuti bruciati». Era accaduto in passato che la municipale scoprisse su terreni incolti nelle campagne dei Monteroni plastica, bottiglie di vetro e barattoli di latta, materiali tutti dati alle fiamme.

Una delle soluzioni potrebbe essere quella di piazzare fototrappola. Almeno nove – come annunciato nelle scorse settimane dall’assessore all’Igiene, Marco Pierini – verranno installate in alcuni punti sensibili proprio per sorprendere eventuali incivili.

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