Primo importante risultato per la Fondazione Cassa di Risparmio di Civitavecchia. Un primo passo che fa vedere una luce concreta in fondo al tunnel. Un tunnel fatto di sacrifici, restrizioni, rimodulazioni dell’organizzazione e dell’attività dell’ente di via Risorgimento. Ebbene, nei giorni scorsi, a distanza di ben sette anni dalla truffa che ha portato la Fondazione Cariciv a perdere circa 19 milioni di euro, è arrivata la notizia del primo risarcimento. In sostanza nelle casse dell’ente, entro la fine dell’anno, arriveranno due milioni di euro, derivanti dal procedimento in Svizzera contro Danilo Larini, il sedicente promotore finanziario di Lugano che negli scorsi anni ha messo in atto una serie di truffe per complessivi 80 milioni di franchi svizzeri, tra cui appunto quelli della Fondazione Cassa di Risparmio di Civitavecchia. Larini, a dicembre dello scorso anno, venne condannato dalla Corte delle assise criminali di Lugano a 6 anni e 9 mesi di carcere. Al ceo e proprietario della LP Suisse furono anche sequestrati circa 4 milioni di franchi; da qui è arrivato il risarcimento alla Fondazione dei due milioni di euro. Certo, non una grande cifra rispetto a quanto perso, ma sicuramente un primo passo importante e concreto che permetterà ai vertici di via Risorgimento di tornare a pensare in grande. Si tratta infatti di due milioni che potranno essere reinvestiti sul territorio anche con progetti propri della Fondazione Cariciv che i vertici dell’ente, dal presidente Gabriella Sarracco al vice Valentino Carluccio, passando per il consiglio ed il direttore generale Andrea Bargiacchi vogliono tornare a “regalare” ai cittadini. In questi anni hanno cercato di continuare ad essere al fianco di istituzioni, associazioni ed enti, limitando però l’impegno in base alle possibilità ridotte. Oggi si aprono nuove strade. Si torna a guardare ad orizzonti più ampi, anche in vista del procedimento contro contro la compagnia assicuratrice Liechtenstein e quello sugli aspetti penali.


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