Max Vismara

Paura ieri pomeriggio a Piazza della Rocca per un allarme bomba. All’interno del pacco sospetto recapitato al museo della Rocca Albornoz, invece, antiche anfore. Tutto è cominciato intorno alle 15 quando uno sconosciuto ha fermato due ragazzi di colore che passeggiavano dal lato opposto al museo. L’uomo che, poi è stato descritto con italiano con capelli e barba bianca, sui 65 anni, adducendo la chiusa di avere mal di schiena ha chiesto ai due ragazzi di recapitare un pacco per lui al museo di fronte. Quando i due si sono allontanati con il pacco, l’uomo è scappato. I ragazzi hanno portato il misterioso involucro all’ingresso del museo dove gli impiegati, impauriti dal racconto, hanno allertato la polizia.

Gli uomini del 113 arrivati sul posto hanno esaminato con un metal detector l’involucro e. dopo aver constatato che all’interno c’erano degli oggetti metallici, hanno disposto l’immediata evacuazione del museo. A quel punto l’area è stata delimitata con una striscia biancorossa e gli investigatori hanno chiesto l’intervento della squadra artificieri di Roma. Tutto questo davanti a i curiosi che nel frattempo guardavano a distanza. Gli uomini della digos, intanto, dopo aver visionato le telecamere di sicurezza, nel tentativo di identificare l’uomo, hanno ascoltato i due “corrieri improvvisati” ma è stato fin da subito chiaro che loro erano estranei ai fatti. Intorno alle 19,30 è arrivata la squadra artificieri dalla Capitale. Gli agenti hanno effettuato una radiografia a distanza dell’involucro e, constatato che che non conteneva esplosivo hanno provveduto ad aprirlo. Al suo interno sono state ritrovate due anfore etrusche intatte (di cui piena a sua volta di altri frammenti di vasellane e un biglietto anonimo sul quale era scritto che sembrava giusto, all’uomo che ha fatto recapitare il pacco, che dei reperti archeologici siano conservati all’interno di un museo. Le forze dell’ordine stanno ricercando l’uomo che rischia una denuncia per detenzione di materiale archeologico e procurato allarme.