CERVETERI - Da una parte l’ordinanza del sindaco Elena Gubetti per la chiusura al pubblico dello stadio Galli a causa dell’assenza della licenza di pubblico spettacolo, e dall’altra parte i tifosi che per non rinunciare alle competizioni sportive, hanno optato per soluzioni alternative. E così alcuni di loro arrivano nei pressi dell’impianto sportivo e tirata fuori la scala dall’auto hanno deciso di poggiarla alla recinzione e salirci su per assistere alla partita. A mali estremi, estremi rimedi, insomma. Situazione che perdurerà, ancora non si sa per quanto tempo. Il gestore dell’impianto sportivo, infatti, dovrà prima eseguire dei lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria all’interno della struttura per ottenere la licenza di pubblico spettacolo così da poter riaprirne le porte al pubblico.

L’INTERVENTO DI GIOVANNI ARDITA (FDI)

Sulla vicenda è intervento l’esponente di Fratelli d’Italia, Giovanni Ardita che ha puntato i riflettori anche sui campionati giovanili. La regola delle porte chiuse, infatti, vale anche per le competizioni dei ragazzi. «Non mi meraviglio - ha detto - se lo stadio Galli è in queste condizioni, sprovvisto della documentazione necessaria per l'agibilità ai tifosi. È la punta dell'iceberg, una goccia nel vaso. Negli anni le varie amministrazioni che si sono succedute, hanno spinto alla deriva l'impianto. Poteva essere il gioiello del comprensorio - ha proseguito ancora Ardita - è divenuto il campo di nessuno. Dovevano pensarci prima, anziché dire che sono i più bravi e i più belli. Non mi risulta che da parte dell'amministrazione siano stati fatti investimenti per valorizzarlo, men che meno sono stati ricevuti fondi per la sistemazione delle tribune. Ci sono città che pagherebbero oro per avere un impianto del genere, mentre a Cerveteri sono stati capaci di sotterrare quanto di buono era stato fatto negli anni ottanta, quando il campo sportivo era sede di ritiro e amichevoli di Roma e Lazio».

L’INTERVENTO DEI CONSIGLIERI D’OPPOSIZIONE

«Come sempre ci si loda sulla stampa per qualsiasi iniziativa, ma non c'è mai chiarezza quando si verifica qualsiasi problema
». A puntare il dito contro l’amministrazione comunale sono anche i consiglieri Anna Lisa Belardinelli, Luca Piergentili, Vilma Pavin e Gianluca Paolacci. «Il sindaco in merito si è limitata a rilasciare scarne dichiarazioni in cui afferma che manca la licenza di pubblico spettacolo e che è necessario effettuare alcuni lavori da parte del gestore. Come sempre ci si loda sulla stampa per qualsiasi iniziativa, ma non c'è mai chiarezza quando si verifica qualsiasi problema, in tal caso anziché informare la cittadinanza, si preferisce far calare il silenzio. Quello che a noi interessa è dare risposte ai tanti cittadini che in queste ore ci stanno ponendo delle domande sul perché della chiusura, su quali saranno i tempi per la riapertura, domande che abbiamo girato al Sindaco con un'interrogazione che speriamo vivamente venga discussa nella prossima seduta di consiglio comunale di martedì 25 ottobre. In attesa di risposte ci risulta difficile credere che il problema si sua verificato in questi ultimi giorni e allora ci chiediamo chi doveva vigilare? L'assessore allo sport in carica fino a quattro mesi fa era a conoscenza di queste mancanze? Una cosa è certa questo è l'ennesimo episodio che denota lo scarso interesse mostrato in questi anni verso il mondo dello sport!».


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