C’è una storia di dolore e di solidarietà dietro il soccorso a un uomo operato dai carabinieri di Civita Castellana. Il dolore è quello del giovane colpito da un lutto troppo grande da sopportare, la solidarietà quella dei militari civitonici che lo hanno tranquillizzato e rifocillato e gli hanno fatto riabbracciare la famiglia. Da qualche giorno il giovane si aggirava per le strade di Civita Castellana in evidente stato confusionale. Per questo era stato portato dal 118 in ospedale, da dove era scappato per poi esservi ricondotto. Sabato scorso i carabinieri lo hanno trovato nei pressi del parcheggio dell’ospedale. Il giovane chiedeva loro aiuto senza riuscire a fornire le proprie generalità e proferendo parole senza senso. Condotto in caserma e in evidente stato di difficoltà, il ragazzo ha chiesto di poter rimanere in compagnia dei carabinieri che, per tranquillizzarlo e rifocillarlo, gli hanno preparato la cena presso la loro mensa. Nel frattempo i militari hanno avviato le procedure per la sua identificazione. Al ragazzo è stata quindi mostrata la foto di un uomo con un bambino, reperita su un social network. Il giovane, alla visione della foto, istintivamente, si è voltato dall’altra parte con un’espressione di dolore mentre difronte a quella di una donna, aveva risposto “Sì, lei è mia sorella”.

Durante un primo scambio di battute, l’uomo ha spiegato ad uno dei carabinieri che l’immagine di fronte a cui si era voltato era quella del papà e del fratellino, morti insieme in un incidente stradale. Tragedia da cui lui non si era più ripreso e che gli aveva fatto cancellare parte del suo passato recente. E così i carabinieri hanno continuato ad accudirlo e tenergli compagnia fino a quando, nel cuore della notte, i suoi parenti non sono arrivati da un’altra regione a riprenderlo per riportarlo a casa.