CIVITAVECCHIA - Era evidente e scontato. Ma adesso è stata pubblicata anche la delibera con la quale il comitato esecutivo composto dal presidente facente funzione Damiria Delmirani e dai consiglieri Franco Luciani e Agostino Camilletti rinvia ufficialmente l'indizione delle elezioni per il rinnovo del consiglio di amministrazione dell'Università Agraria di Civitavecchia. Elezioni che si sarebbero dovute svolgere la prossima settimana, il 24 e 25 ottobre, così come disposto dalla delibera del Cda dell'aprile 2021. In quell'occasione i vertici dell'Agraria avevano fissato per ottobre 2022 le elezioni, non potendole svolgere prima a causa dell'emergenza pandemica. Emergenza terminata, l'ente di viale Baccelli è stato investito da un "terremoto" che ha portato alla rimozione temporanea del presidente Daniele e Paolis da parte della magistratura, con il Cda dell'Agraria che ha attribuito i poteri del presidente a Delmirani. Ebbene, il nuovo rinvio delle elezioni prende spunto proprio da qui. "Alcuni soci dell'università Agraria - si legge della delibera - hanno contestato la legittimità del conferimento dei poteri e della funzione di presidente alla consigliera Delmirani e hanno così adito l'Autorità giudiziaria chiedendo di invalidare ogni atto nelle more compiuto dalla stessa nella qualità di presidente. Hanno altresì lamentato la mancata finalizzazione del regolamento elettorale tale da impedire lo svolgimento della consultazione elettorale. L'eventuale accoglimento delle doglianze di tali soci potrebbe porre nel nulla gli esiti della consultazione elettorale". In attesa quindi della conclusione della valutazione giudiziale in corso, l'ente ha deciso di rinviare l'avvio delle elezioni ai giorni 15 e 16 gennaio 2023, pur sottolineando, la stessa Agraria, come la mancata finalizzazione del regolamento elettorale "non è causa ostativa allo svolgimento della consultazione elettorale in quanto - si legge - la disciplina è già contenuta nello Statuto dell'Agraria".

"Finalmente si va ad elezioni - ha commentato Emanuela Lazzari dell'agenzia immobiliare Piersanti, da sempre attiva sul fronte usi civici - speriamo nella grande partecipazione dei soci dell'Agraria che potranno così andare ad indicare il prossimo consiglio di amministrazione, esprimendo finalmente il proprio voto. Certo, questo provvedimento lascia qualche perplessità. Innanzitutto ci chiediamo se una deliberazioni di Comitato esecutivo possa annullare una delibera di Cda, quella appunto che indicava le elezioni ad ottobre". Lazzari non sembra convinta neanche delle motivazioni alla base del rinvio. "Se avessero davvero voluto - ha aggiunto - si sarebbe potuto pubblicare l'avviso di elezioni i primi giorni di settembre andando a votazione come da calendario. Strano che ci si preoccupi cinque giorni prima di una possibile sentenza del giudice che, a ben vedere, potrebbe anche nominare un commissario e quindi rendere nulla anche la prossima convocazione. Che sia invece un modo per "allungare il brodo" in attesa del reintegro del presidente De Paolis? Ad oggi resta un fatto - ha concluso - tutte le università Agrarie del comprensorio sono andate a votazione, manca solo Civitavecchia. E speriamo, a questo punto, che sia la volta buona".