Don Ivan Leto*
Oggi, l'evangelista Luca, ci racconta la parabola in cui Gesù invita a non stancarsi mai di chiedere nella preghiera. Il linguaggio parabolico, mette in evidenza questa dinamica della preghiera mediante il contrasto tra i due personaggi: una vedova ostinata che, senza fermarsi di fronte all'indifferenza di un giudice "che non teme Dio e non ha riguardo per alcuno" continua a richiedere giustizia; e un giudice che è il contrario di ciò che dovrebbe essere, un uomo senza Dio né legge. Il contrasto che serve da chiaroscuro per evidenziare il rapporto tra il credente che supplica e Dio che tarda nell'esaudire la preghiera, è certamente paradossale.
Sta proprio qui la forza: se persino un giudice di quel genere è stato indotto a far giustizia, quanto più Dio "non farà forse giustizia ai suoi che gridano giorno e notte verso di lui?". Nella supplica insistente di questa donna è espresso tutto il disagio del credente, il quale ha l'impressione che Dio, anziché intervenire, resti indifferente. La preghiera dunque diventa il luogo d'incontro tra la nostra pazienza e la pazienza di Dio. C'è la certezza dell'intervento di Dio che si colloca su altri ritmi di tempo. Scriveva Bonhoeffer: "Dio esaudisce sempre: non le nostre richieste ma le sue promesse". Buona domenica!
*Don Ivan Leto
Sacerdote della Diocesi
di Civitavecchia-Tarquinia