CIVITAVECCHIA - Dopo l'ultimatum del Pincio ai commercianti di piazza XXIV Maggio sono gli stessi operatori a dire la loro sottolineando di essere pronti alla massima collaborazione ma ricordando di essere stati abbandonati.

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"Il problema principale - ha spiegato uno dei commercianti delle casette di legno - era quello dell’allaccio della corrente elettrica, cosa chiesta già cinque anni fa al momento dello spostamento delle casette. A quei tempi ci fu negato, dicendo che non avevamo un mercato statico, era una cosa provvisoria, che l’Enel non sapeva come allacciare e siamo rimasti con un filo che il Comune ha messo a disposizione. Ieri ci hanno chiamato per una riunione urgente dandoci un ultimatum, da una parte eravamo dispiaciuti perché gli ultimatum certamente non piacciono soprattutto a chi sta solo lavorando ma dall’altra eravamo contenti, essendo una cosa che avevamo sempre chiesto. Ci hanno chiesto se fossimo intenzionati a tornare al nostro posto, noi abbiamo detto sì rispettando però le precedenti metrature, con gli stessi box, come una volta. La maggior parte di noi aveva già comprato questi box, alcuni hanno speso anche 100mila euro".

Poi la stoccata: "Non siamo rimasti qui per nostra convenienza, ci hanno abbandonato qui. Quando il mercato è tornato giù in pompa magna per noi non c’era posto. I primi tre anni abbiamo avuto diversi problemi, non si vendeva bene e non mi sembra che gli altri operatori si siano preoccupati, poi abbiamo risollevato un po’ la situazione e allora sono iniziati gli attacchi, dicendoci che noi facciamo concorrenza sleale, non paghiamo le bollette e quant’altro. Noi vogliamo tornare giù, noi siamo quelli abbandonati. Ben venga tornare al nostro posto, nei nostri box pagati".

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