GIAMPIERO ROMITI


Seconda domenica di ottobre. E così se ne va una settimana e le luci si spegneranno nel ricordo indelebile di ciò che ha caratterizzato momenti indimenticabili. Intensi. Significativi. Contaddittori. A tenere banco il massimo consesso cittadino con al centro del dibattito il bilancio consolidato della municipalizzata Csp. Votazione scontata, naturalmente: Tedesco’s band sintonizzata sulla stessa lunghezza d’onda e in più l’immancabile assolo “petrelliano” per allietare la striminzita maggioranza.

Pertanto il buon (sic!) Vittorio, fedelissimo alla sua perpetua incoerenza, persiste nel sostenere la compagine governativa. In ogni modo nessuna meraviglia: non è la prima volta che Petrelli sale alla ribalta (vabbè…) con un atteggiamento illogico non foss’altro perché smentisce clamorosamente il non lontanissimo passato di tre anni or sono, allorquando in occasione del ballottaggio tra Tedesco e Tarantino ebbe ad apparentarsi con quest’ultimo, ritenendolo evidentemente vicinissimo alle sue idee e soprattutto in possesso di un programma virtuoso per amministrare al meglio la città. Una volta messo piede nell’Aula Pucci e trovato posto sugli scranni riservati agli oppositori della coalizione vittoriosa nella kermesse amministrativa, Petrelli deve essere stato però colpito da una folgorazione tanto potente da indurlo , consiglio comunale dopo consiglio, ad approvare addirittura pure l’aria che respirava l’establishment pinciota.

Incredibile ? Assolutamente ed è inutile tuffarsi, come già accaduto in altre occasioni, nei soliti e fin troppo stantii discorsi per rimarcare la contrarietà del per nulla sereno ed enormemente variabile “civico”. E’ invece utilissimo ribadire (sarà difatti la millesima volta) che non si capisce il motivo per cui continui a stare al fianco di pentastellati, pidini, Tarantino e “meloniani”, i quali dal canto loro, coerentemente con la propria linea, contrastano quel che resta dei centrodestrorsi , guarda caso al comando privi dell’apporto del partito, FdI, che ha trionfato alla grandissima (ossia con largo margine di vantaggio su tutti) nella tornata elettorale nazionale. Ed ecco quindi che la domanda per Petrelli sorge spontanea: cos’è che gli impedisce di trasferirsi, armi e bagagli, nei banchi dove è vangelo quel che predica la giunta tedeschista ? In attesa di una risposta, tornando al “sì” al “consolidato” della partecipata non possono venir segregati nell’indifferenza i commenti dei media. Secondo cui Csp versa in condizioni tutt’altro che tranquille se è vero che La Provincia ha confezionato un titolo chiaro come il sole (“Pesa ancora la spesa del personale”) e Big Notizie ha spinto a tavoletta (“Passa il bilancio consolidato nonostante la crisi: conti sempre più in rosso”).

Insomma lo stato di salute dei Servizi Pubblici di Civitavecchia non parrebbe (condizionale generoso) così florido e s’infittisce il sospetto che troppo disinvoltamente il vero “consolidamento” sia stato quello di nascondere la polvere sotto il tappeto. Consiglio comunale su Csp a parte (ma non in disparte), questi sette
giorni che tra qualche ora volgono al tramonto hanno… regalato martellanti servizi giornalistici sul degrado che la fa da pardone praticamente in ogni zona della città. “Via Leopoli, la strada della pattumiera”, ecco come s’è presentato ai lettori Trc (6 ottobre); “Via del Bricchetto nel degrado, la denuncia dei residenti”, il servizio nudo e crudo di Civonline ancora il 6 ottobre; “PalaMercuri, via della Polveriera rimane una barzelletta: una vergogna la strada dissestata”, di nuovo su Trc in grande evidenza. Pure la strada che porta alla Ficoncella, ormai diventata a tutti gli effetti una discarica a cielo aperto, continua a fare pessima mostra di sé e ad accogliere come peggio non potrebbe i numerosi frequentatori (non solo locali) del notissimo sito termale. E per completare l’opera, il titolo a sei colonne su La Provincia (7 ottobre): “Erba alta ed incuria: tante segnalazioni”. Si tratta della sintesi nuda e cruda del fortissimo malcontento dei residenti in varie zone cittadine per l’insoddisfacente manutenzione del verde che, affidato ad una società esterna, comporta un rilevante esborso economico (a carico dei contribuenti ovviamente).

Dal centro alla periferia, proteste a catinelle: Pincio, Bricchetto, San Liborio, Campo dell’Oro, Boccelle e chi più ne ha più ne metta. Ciononostante il capogruppo del Polo Democratico dal banco consiliare ha candidamente microfonato :”secondo me il servizio è efficiente”. Bè, parole che si commentano da sole: evidentemente il personalissimo “modus operandus” del signor Mirko Mecozzi è quello di far veicolare il messaggio che non si deve badare troppo a lamentele con tasso di credibilità pari a zero. In sostanza conta solo quel “secondo me” che sa tanto di Marchese del Grillo (io so’ io e voi…). E affacciato alla finestra l’assessore Magliani non vede non sente non parla: e che sarà mai la tutela dell’ambiente ! Amen.

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