ALLUMIERE - "Allumiere condanni l'ignoranza omofoba e maschilista". Ad esprimersi così il coordinatore dell'associazione Gayfriendly di Allumiere, Manolo Peris il quale nei giorni scorsi è stato vittima di derisione omofoba. ''Fosse na bella donna pure pure - : sentirsi apostrofati così, in un locale aperto al pubblico, esposto al pubblico ludibrio, solo perché si è omosessuali, pesa. E' una forma di violenza perché non solo indice di omofobia, ma perché identifica la preferenza affettiva e sessuale delle persone come una specie di comportamento ossessivo compulsivo, e rilancia il mito machista, provinciale e patriarcale dell'uomo conquistatore di belle donne. E' accaduto a me. La mia colpa è stata quella di aver chiesto un'amicizia su Facebook e messo qualche mi piace a un paio di post. Tengo a precisare alcune cose. Essere omosessuali indica una preferenza sessuale ed affettiva. Essere omosessuali non vuol dire andare in cerca di uomini (e dei loro organi sessuali) come se non ci fosse un domani. Anche la nostra comunità si basa su relazioni affettive, strutturate, rispettose, esattamente come quelle degli eterosessuali. Gli omosessuali non sono malati di sesso. Se avessi una spiga di grano per ogni uomo (eterosessuale o omosessuale) che si mette la medaglia di conquistatore dell'anno avrei risolto il problema della fame nel mondo. Una civiltà, per crescere e definirsi matura, ha bisogno di riflessioni e comportamenti seri, non di discorsi da spogliatoio di partita di calcetto.


Mi dispiace che questo sia accaduto. E lancio un appello agli uomini e alle donne di Allumiere. Non permettete che il sottile veleno del pregiudizio si diffonda nella nostra città. Non per me. Ho le spalle forti e metabolizzerò quanto accaduto. Ma perché nessuno, magari più giovane ed inesperto dei fatti e delle possibili brutture della vita, quindi più vulnerabile, abbia a soffrirne. Colgo l'occasione per ringraziare chi, pubblicamente o privatamente, mi ha già espresso la propria vicinanza e solidarietà per l'accaduto".