CIVITAVECCHIA - "Avevamo scritto alla Regione Lazio per segnalare, con dettagliate motivazioni, l’assurda e paradossale gestione dell’Università Agraria di Civitavecchia che, scaduto il mandato nel 2020, non ha indetto le elezioni secondo quanto previsto dallo statuto dell’associazione".

Inizia così una nota del consigliere comunale e delegato Pasquale Marino.

"Oltretutto - prosegue -, il consiglio d’amministrazione, nonostante le misure restrittive della sospensione imposte al presidente dalla Magistratura, infischiandosene di tutte le norme statutarie e di buon senso non ha proceduto alle dovute dimissioni, prassi codificata che consente ai soci di eleggere i nuovi organi. La Direzione Regionale Agricoltura ci ha trasmesso il parere della propria Avvocatura a firma degli avvocati Rita Santo e Rodolfo Murra, che conferma per intero le nostre ragioni. In sostanza il documento evidenzia le gravi responsabilità della dottoressa Delmirani che non solo si è autonominata “Presidente facente funzioni” - figura non prevista dallo statuto - ma, nei giorni scorsi, modificando illegittimamente lo statuto, addirittura “Presidente”. Le norme del Codice Civile e dello stesso statuto precisano che, a mandato scaduto, gli amministratori di un Ente, di una società o di una associazione si devono imitare all’ordinaria amministrazione. Modificare uno statuto, invece, è evidentemente un atto di straordinaria importanza. Insieme al sindaco Ernesto Tedesco, alla luce del parere ricevuto, abbiamo richiesto alla Regione Lazio, quale ente preposto alla vigilanza della gestione sugli enti esponenziali che gestiscono gli Usi Civici, di intervenire con urgenza per nominare un Commissario ed eventualmente relazionare agli organi competenti per verificare se nella gestione dell’ente da parte di organi illegittimi, così come rappresentato nel parere dell’avvocatura, si possano ravvisare comportamenti illeciti. Altre iniziative sono state intraprese dal Comitato Usi Civici, che si è rivolto al Presidente del Tribunale per chiedere di valutare la possibilità di nominare un curatore speciale per un periodo di tempo necessario a ripristinare la legalità e portare l’associazione ad elezioni».

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