Annamaria Lupi

«Non c'è più tempo». Nell'intervento di Salvatore Genova, amministratore unico di Talete, il richiamo alla responsabilità a fronte di una complicata situazione societaria ulteriormente aggravata da un esorbitante aumento dei costi energetici.

Lo ha dichiarato nel corso della lunga e infuocata riunione dell'assemblea Ato che ha visto il presidente Alessandro Romoli bollare come “strumentale” il ricorso al Tar contro l'adeguamento statutario di Talete che prevede la cessione del 40% di quote societarie a privati.

Ribadendo la legittimità del voto espresso dall'assemblea lo scorso giugno, tanto da riservarsi la possibilità di ricorrere per lite temeraria.

A difendere l'azione legale intrapresa da cinque Comuni, tra cui Viterbo, di fatto la sindaca Frontini si è ritrovata quasi da sola contro la maggior parte dei sindaci.A parte un botta e risposta dai toni accesi tra Romoli e il sindaco di Tarquinia Alessandro Giulivi, tra i firmatari del ricorso. Mentre il presidente Ato, dopo aver bollato come strumentale il ricorso al Tar, evidenziava il rischio di far fallire la Talete e di consegnare la gestione dell'acqua ai privati nella sua totalità, Giulivi lo ha interrotto dicendogli di smettere di fare terrorismo.

Un Romoli, piuttosto risentito, lo ha invitato allora come Comune a mettere 20 milioni ed acquistare lui le quote invece dei privati. Soluzione però difficilmente praticabile: nessun revisore consentirebbe a una amministrazione di comprare quote di una società in difficoltà. La situazione è davvero molto complessa: tutti i Comuni vantano crediti verso Talete e se la società fallisce le conseguenze sui bilanci di tutte le amministrazioni sarebbero nefaste. Intanto, qualora il ricorso non venga ritirato, la procedura per la ricerca di privati sarà bloccata. Difficile si possano trovare soggetti interessati con un giudizio pendente. Romoli ha anche provocatoriamente proposto di rimettere in votazione l'adeguamento statutario - la Provincia che detiene il 12% delle quote si asterrebbe - per vedere cosa faranno Viterbo e gli altri Comuni firmatari del ricorso al Tar. A brevissimo comunque sarà convocata una nuova assemblea Ato. Intanto la sindaca Frontini utilizzerà questa 'pausa' per valutare con la sua maggioranza l'eventualità di ritirare il ricorso.