Annamaria Lupi

"Per l'irresponsabilità di qualcuno si rischia il fallimento di Talete". E' il j'accuse lanciato dal presidente della Provincia Alessandro Romoli durante la seduta di consiglio dedicata al bilancio consolidato 2021. Approvato entro il 30 settembre, come da termini di legge. Bilancio su cui potrebbero riverberarsi, essendo la Provincia socio al 12% di Talete, le possibili conseguenze delle problematiche che interessano la Spa. Stessa sorte che interesserebbe anche i documenti economico-finanziari di tutti i Comuni soci. Bersaglio del j'accuse di Romoli è il ricorso al Tar presentato da cinque amministrazioni, tra cui Viterbo, contro la decisione di cedere il 40% delle quote societarie ai privati. "Il ricorso, rispetto a una deliberazione che ha tutti i caratteri giuridici e formali, rischia di bloccare un percorso che era stato avviato” evidenzia. En passant fa anche presente la vicenda Robur "di cui il comune di Viterbo detiene il 70% delle quote. L'assemblea è stata rinviata tre volte in un anno". La Robur in liquidazione dal 2007, gestiva il servizio idrico prima di Talete, e soltanto nel 2020 si è arrivati a un accordo su una complessa partita di debiti e crediti da portare a compensazione. Romoli ha quindi lanciato un appello ai sindaci che nel pomeriggio prendevano parte all'assemblea Ato a "trattare la questione con la massima attenzione e a evitare perdite di tempo inseguendo impossibili soluzioni". "L'atteggiamento irresponsabile assunto rischia di portare verso il fallimento di Talete" ribadisce e, secondo il presidente della Provincia, potrebbe comportare anche il rischio di una gestione dell'acqua totalmente in mano ai privati. Oltre all'approvazione del bilancio consolidato 2021, il consiglio di Palazzo Gentili ha dato il via libera anche ad alcune variazioni di bilancio, tra cui quella relativa a un incremento di fondi regionali destinati alla formazione professionale e allo storno di risorse, interne al settore Ambiente, a favore del comparto estrattivo.