CIVITAVECCHIA - I volontari della Protezione civile di Civitavecchia stanno operando nelle zone colpite dall’alluvione che ha messo in ginocchio le Marche. Giuseppe Zanella, Enrico Mancino, Gabriele Neri e Mirella Galletta si trovano a Senigallia, a disposizione del Centro operativo comunale. I quattro volontari sono partiti all’alba di venerdì con un modulo AIB e Scudo. I fatti nella notte a cavallo tra il 15 e il 16 settembre hanno profondamente scosso tutta la nazione, interi comuni sommersi da fiumi di acqua e fango, decine di morti e vite distrutte. Un’alluvione eccezionale che in poche ore ha devastato e messo in ginocchio una Regione.



In questo scenario stanno operando i quattro volontari del gruppo della Protezione civile di Civitavecchia (coordinato da Valentino Arillo) che attualmente stanno svuotando lo stabile della Polizia di Stato, poi man mano stanno andando nei garage delle istituzioni, cercando di tirare fuori acqua e fango, spostandosi di volta in volta in base alle necessità. Altri volontari sono, invece, sulle strade.

Gli uomini e le donne della Protezione civile si erano già distinti l’8 settembre quando Civitavecchia era stata colpita da una violenta tromba d’aria e i volontari del gruppo comunali erano intervenuti sui posti più colpiti (tra via Vaccareccia e via Fontanatetta in zona Pantano) per mettere in sicurezza l’area e portare i primi soccorsi ai residenti. Prima della partenza del gruppo il sindaco Ernesto Tedesco aveva commentato: «Siamo certi che porteranno un bagaglio di umanità e professionalità laddove se ne sente il bisogno. Al coordinatore Valentino Arillo, ai volontari in partenza e a tutto il gruppo di Protezione civile va il ringraziamento della città».

E le foto che arrivano dai comuni colpiti dall’alluvione, a distanza di circa dieci giorni, fanno ben comprendere l’entità della tragedia - umana e materiale - che ha colpito le Marche.

©RIPRODUZIONE RISERVATA