LADISPOLI - All’indomani del voto che ha decretato la vittoria del centrodestra e in particolar modo quella di Giorgia Meloni, gli altri partiti della coalizione e in particolar modo la Lega devono fare i conti con il risultato delle urne: percentuale delle preferenze in drastico calo rispetto al 2018. «Vince il centrodestra, ma la Lega non raggiunge le percentuali che speravo. Cosa paghiamo? Sicuramente aver fatto parte del governo Draghi», ha commentato Luca Quintavalle, segretario Lega per la provincia di Roma Nord. In città il partito di Salvini ha incassato il 7,79% delle preferenze a fronte del 16,93% del 2018. Esulta invece FdI passato dal 9,41% di quattro anni fa al 36,32% di domenica scorsa. «A Ladispoli Fratelli d’Italia è il primo partito», ha commentato il consigliere di maggioranza, Renzo Marchetti. «Abbiamo creato finalmente un gruppo forte e coeso, che si rispecchia nei valori del partito e che lotta affinché tali valori riescano ad affermarsi anche nel nostro territorio». Si dimezzano, quasi, le preferenze anche per il M5S che rispetto al 2018 (quando ottenne il 34,57% delle preferenze) ha raggiunto quota 2.714 preferenze (il 16,63%). Dato comunque positivo se confrontato con il risultato delle amministrative del giugno scorso quando, alleandosi con il Pd a sostegno della candidata a sindaco, Silvia Marongiu, si arenò al 2,87% delle preferenze. Si attesta invece intorno al 13,74%, dato abbastanza simile a quello della passata tornata elettorale (13,18%). «L’importante è rialzarsi, sempre, anche dopo una caduta così importante come quella che abbiamo avuto questa notte», ha commentato Silvia Marongiu. «Il compito del centrosinistra sarà quello di ripartire con responsabilità e in salita dai banchi dell’opposizione, rappresentando quel pezzo di Paese che crede ancora nei diritti, nelle uguaglianze, in un mondo che sia dei tanti e non dei pochi, che tuteli il lavoro e le politiche sociali. Un’Italia progressista che andrà ricostruita, un passo alla volta».


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