LADISPOLI – L’operazione “Recupero” del vecchio Alberghiero non decolla. E i cittadini tornano a chiedere chiarimenti sulle condizioni di un edificio completamente abbandonato. In più proprio in questi giorni sono stati affissi degli striscioni di protesta da parte. «Torneremo alla carica con l’Ater in questi giorni». Il sindaco ladispolano, Alessandro Grando, non molla la presa per cercare di accelerare un iter che sembra arrugginito. La ex scuola versa in gravi condizioni di degrado. Un biglietto da visita pessimo per il centro urbano. La struttura sta cadendo a pezzi mettendo per altro a rischio l’incolumità dei passanti anche sul retro in via Fiume dove aumentano le mini discariche a cielo aperto. Le sterpaglie hanno avvolto il cortile dove gli studenti facevano ricreazione con il loro prof, area che nel corso del tempo si è trasformata in un ricettacolo di rifiuti. Occorre un piano per il rilancio e l’idea della Giunta comunale è quella di poter trasformare la palazzina dismessa in alloggi popolari. Città Metropolitana ha dato l’ok deliberando la cessione del diritto di superficie dell’immobile. Il comune ladispolano ha lavorato negli scorsi mesi affinché l’iter possa andare in porto nel più breve tempo possibile. «Vedremo – prosegue Alessandro Grando – sarà una iniziativa a costo zero per le casse comunali, noi dovremmo solo cambiare la destinazione d’uso da scolastica a residenziale e ciò non costituisce un grosso problema».

Nelle previsioni di Palazzo Falcone ci sono una ventina di appartamenti a prezzi calmierati, una manna dal cielo in un periodo di grande crisi dove centinaia e centinaia di famiglie attendono l’inserimento in case a canone ridotto. L’obiettivo perciò sarebbe quello di riprendere possesso di una struttura fatiscente e destinarla così a persone, anche famigli italiane, che ne hanno veramente più bisogno.

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