«Non ho speronato nessuna carrozzina, non sfrecciavo tra i tavoli del ristorante e non ho aggredito nessuno». L’autista dell’apecalesse protagonista domenica scorsa dell’episodio denunciato da una coppia di civitavecchiesi al commissariato di Polizia si difende fornendo quella che è la propria versione dei fatti. «Stavo soltanto svolgendo il mio lavoro - ha raccontato - portando dei turisti in giro per la città. Mentre passavo all’interno della piazzetta una signora spostava di proposito una sedia per non farmi passare; alla mia richiesta di via libera venivo apostrofato in maniera becera al che una signora che si trovava di fronte a quel tavolo ha spostato la sua sedia per farmi passare. Come mi sono mosso ho leggermente sfiorato la ruota del passeggino talmente debolmente che la bambina che si trovava all’interno dormiva e non si è nemmeno svegliata: a quel punto sono stato ulteriormente aggredito e l’ape è stata fatta oggetto di un calcio. Per evitare ulteriori conseguenze me ne sono andato: tutto qui».

Una ricostruzione che comunque conferma il passaggio del mezzo in zona pedonale, nei pressi proprio dei locali e tra i tavoli con i clienti, oltre al “contatto” con la carrozzina con il bimbo al suo interno.

Ma oggi, che tipo di servizio può svolgere un apecalesse? Fino a qualche mese fa, così come disposto dalla precendete amministrazione a Cinque Stelle, i mezzi dovevano seguire tragitti e percorsi ben definiti. Oggi qualcosa è cambiato. E lo conferma una recente delibera di giunta, del maggio scorso, con la quale viene prorogata la scadenza del termine dell’affidamento del Servizio di Linea di TrasportoTuristico con l’impiego di Ape Calesse al 31 marzo 2024, in ragione del mancato svolgimento del servizio dal 9 marzo 2020 al 31 marzo 2022 per l’emergenza sanitaria da Covid-19. Con la stessa delibera, però, il Pincio amplia le modalità dello svolgimento del servizio, autorizzando i mezzi ad effettuare le linee turistiche definite già nel 2016, ma adattandole, “su specifiche esigenze rappresentate dall’utenza - si legge - con fermate relative a mete storico-archeologiche ovvero turistico-commerciali, fermi restando i capolinea approvati dedicati alla sosta dei mezzi”.

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