Dopo l'istituzione del Coni con legge di origine fascista del 1942 (L. 426/1942), per circa cinquant'anni lo Stato si “disinteressò” dello sport, delegando il tutto al Comitato Nazionale Olimpico Italiano. Con la crescita del numero di tesserati e soprattutto con la mole di affari economici che generava lo sport (soprattutto il calcio) venne emanato il decreto legislativo n. 242 del 1999 o decreto Melandri, chiamato così dalla sua prima firmataria Giovanna Melandri. In tale decreto venne sancito ufficialmente e definitivamente la natura giuridica del Coni come ente di diritto pubblico. Non solo. Si decise per attribuire alle Federazioni Sportive Nazionali e Discipline Sportive Associate la natura giuridica di associazioni di diritto privato. Tale norma, quindi, generò un ente sui generis poiché vi era un ente pubblico che formalmente era (ed è) costituito da associazioni di diritto privato. Il decreto introdusse nei consigli federali e nel consiglio nazionale del Coni rappresentanti di atleti e tecnici in una misura non inferiore al 30% e pose l’ente Coni sotto la vigilanza del Ministero dei Beni Culturali. Per ultimo istituì il Comitato Nazionale Sport per Tutti il quale però non vide mai la luce per problemi di rapporti con le Regioni. Tale organo venne poi abolito con la successiva riforma dello sport determinata dal decreto legislativo n.15 del 2004 o riforma Pescante. Il decreto Melandri fu il primo di diversi atti aventi forza di legge che rivoluzionarono il sistema sportivo italiano. Se il decreto pose la parola fine alla natura giuridica del Coni, d’altro canto permise la nascita di diversi problemi nelle federazioni sportive vista la natura giuridica privata di tali enti. Molti studiosi descrivono, a oggi, le Federazioni Sportive Nazionali come enti di diritto pubblico de facto visto che nonostante siano associazioni di diritto privato sono comunque controllate da un ente pubblico quale il Coni e sottoposte per di più alla vigilanza della Corte dei conti. Nel 2022 il Coni riconosce 45 federazioni sportive nazionali, 18 discipline sportive associate e 15 enti di promozione sportiva.
A cura di Damiano Lestingi.
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