CIVITAVECCHIA - «È necessario un incontro con il tavolo tecnico per rivedere restrizioni e metodi di calcolo: parlo ad esempio del limite al pescato dei gamberi rossi o delle giornate aggiuntive che, sommate ai fermi programmati, ci fanno arrivare a 78 giorni di stop». Lo dice Salvatore Cicatello, presidente della cooperativa Marinai e caratisti all’indomani della lettera inviata al Ministero delle Politiche agricole per chiedere un incontro con la Direzione pesca. Nella lettera si chiede conto della riduzione della quota di pescato dei gamberi rossi concessa ai pescatori civitavecchiesi, quota che fa riferimento a statistiche del 2020. «Sicuramente - ha continuato Cicatello - non è l’anno giusto a cui fare riferimento. Eravamo in piena pandemia, si usciva poco, alcune barche avevano problemi o erano in avaria, ci sono stati poi i positivi. Insomma un insieme di fattori che rende quella statistica poco adeguata e che sicuramente dovrebbe tenere conto anche di altri fattori». Riduzioni ulteriori che si aggiungono alle difficoltà create da un progressivo e costante aumento del costo del gasolio che sta mettendo in ginocchio un’intera categoria che - come ricordato dalla cooperativa nella lettera - a Civitavecchia dà da mangiare a 80 famiglie. A tutto questo si vanno a sommare i giorni aggiuntivi di fermo, quest’anno sono 48, che vanno a sommarsi ai 30 di fermo biologico. «Sia chiaro - ha detto Cicatello - noi vogliamo rispettare assolutamente le misure attuate ma è necessario che si attivi una linea di dialogo diretta con chi questo lavoro lo fa da anni e da generazioni in modo da poter meglio comprendere un settore in estrema sofferenza. In un periodo di crisi come questo non si può ridurre tutto ulteriormente».

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