CIVITAVECCHIA - Attorno ad un albero al Pincio, in via Monte Grappa e via Granari, zona mercato e in via Flavioni, in zona Faro. Si moltiplicano in città le segnalazioni per la presenza di nidi, sciami o esemplari isolati di vespe, anzi di "vespe orientalis", la specie che, recentemente, ha fatto scattare l'allarme anche a Roma, dove non veniva segnalata dagli anni Cinquanta.
Si tratta di un imenottero proveniente dal Medio oriente e dal Madagascar ricomparso, a quanto pare, soprattutto per via delle eccezionali condizioni meteorologiche estive. Proprio nella Capitale, il Dipartimento tutela ambientale e la Protezione civile si sono attivate sin dai primi avvistamenti della vespa orientalis e, per ogni segnalazione pervenuta sono stati eseguiti immediati sopralluoghi. La Protezione civile capitolina, di concerto con l’assessorato all’ambiente, ha messo anche a disposizione dei cittadini il proprio numero verde "800 854 854" per le segnalazioni di presenza di sciami e nidi.

L’ISPRA, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, ha pubblicato un documento con le FAQ, le domande frequenti sulla Vespa Orientalis, per capirne le caratteristiche, la diffusione, e i rischi connessi. Simile al calabrone europeo, la Vespa orientalis in Italia è una specie nativa, storicamente presente nelle regioni del Sud Italia. Negli ultimi anni, complice probabilmente anche il clima sempre più mite, sta ampliando la sua area di presenza anche verso le regioni più settentrionali. La sua pericolosità per l’uomo è del tutto comparabile a quella del calabrone europeo. È, invece, particolarmente aggressiva nei confronti delle api da miele. Le precauzioni da mettere in atto per evitare di essere punti sono le stesse che si usano per proteggersi dai calabroni europei. Se si avvista un nido, è opportuno richiedere l’intervento ai soggetti competenti.

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