TARQUINIA - "Talete adesso basta. E per usare una metafora che calza a pennello, la misura è colma Da un pò di tempo è iniziata una vera e propria azione vessatoria da parte di Talete contro i cittadini della provincia di Viterbo e contro i nostri concittadini di Tarquinia, degna dello sceriffo di Nottingham. Ci risulta che in tutta la provincia di Viterbo, i dirigenti Amministratori della suddetta società , hanno iniziato a tagliare le utenze lasciando decine di famiglie senza la possibilità di usare l’acqua per uso domestico. Attenzione, una morosità a volte indipendente dagli utenti stessi, una bolletta dimenticata di cento euro o , magari , non ricevuta per i più svariati motivi. Colpendo , magari in maniera indiscriminata , chiunque fosse stato ritenuto colpevole, da p arte di questa fantomatica azienda che gestisce la nostra acqua, di morosità".

La denuncia è di Sinistra italiana di Tarquinia che segnala un caso che rappresenta un paradosso.

"Il paradosso - dicono dal Si - è che la Talete è amministrata da un consiglio nel quale sono presenti tutti i sindaci del distretto idrico ATO 1. Lo stesso consiglio che per bocca del suo amministratore delegato insiste per vendere quote della società a privati per risanare un bilancio fallimentare che gli stessi, con le loro incompetenze, hanno determinato. E così, ci fanno assaggiare l’antipasto di ciò che potrebbe accadere quando i privati, quelli veri, metteranno le mani sulla nostra acqua che , ricordiamo, è pubblica in base ad un concetto ribadito da percentuali mai più viste nemmeno nelle consultazioni elettorali, in un referendum celebrato pochissimi anni addietro. Tra i tanti utenti mal capitati vogliamo raccontarvi un caso tra i più, a nostro avviso, significativo".

"Il signore - raccontano da Sinistra italiana - che per comodità chiameremo M.P., pensionato con invalidità al cento per cento, costretto da un brutto tumore a sottoporsi a chemioterapia e con la necessità di procedere ad operazioni di pulizia, almeno tre volte al giorno, apre il rubinetto e si accorge che l’acqua è stata tagliata. Chiede informazioni e scopre di avere una bolletta insoluta per circa 90 euro, è grande e malato, la conversazione con l’operatore che risponde non è tra i più cordiali, lui procede al pagamento come richiesto, ma l’utenza non viene riallacciata. Chiama ancora il numero messo a disposizione da Talete per gli utenti e gli spiegano che ha sbagliato bolletta e importo e che quella pagata non era negli elenchi ma era stata già pagata e pertanto, fintanto che non procedeva a pagare la bolletta morosa, non avrebbero potuto procedere a riallacciare l’utenza. M.P, confuso e preoccupato implora di riallacciare l’utenza e promette che nel frattempo avrebbe proceduto a pagare la bolletta giusta, nel frattempo Talete ha già incassato un importo non dovuto per una bolletta già pagata. Paga la bolletta giusta, chiama di nuovo il numero per avvisare l’effettuato pagamento e gli viene risposto, dallo stesso interlocutore, che fintanto che M.P. non invia per email il documento di pagamento effettuato, la sua acqua non veniva riallacciata. Sono passati tre giorni, le sue difficoltà, dettate dall’età e moltiplicate dalla malattia vengono rese insormontabili da una serie di richieste e pretese incomprensibili. Un accanimento oscuro verso una persona che ha necessità, al contrario, di essere aiutata e seguita. Chiede a noi di Sinistra Italiana aiuto e con la pazienza di Giobbe riusciamo a far riallacciare l’utenza an che per la disponibilità di un'interlocutrice illuminata che, dopo averci chiesto la email del pagamento effettuato, che ovviamente siamo in grado di mandare, procede all'allaccio e l’acqua finalmente ritorna nei rubinetti di M.P."

"Ci chiediamo ora, - affermano da Sinistra italiana - quante di queste persone con difficoltà oggettive sono state oggetto di prepotenza e protervia e si sono viste tagliare il servizio dell’acqua che, ripetiamo, a scanso di equivoci è di proprietà di tutti i cittadini?​ E inoltre, se per una bolletta non pagata, per distrazione o perché magari smarrita nella buca delle lettere, viene tolto il servizio cosa accadrà quando i morsi della crisi in arrivo si faranno più feroci e per molti cittadini anche la bolletta dell’acqua risulterà inarrivabile? Nel frattempo noi di Sinistra Italiana stiamo valutando insieme ai nostri legali se vi sono gli estremi per una denuncia per interruzione di servizio senza giusta motivazione. Questo non può bastare , consapevoli dei tempi di una causa civile! Chiediamo ai sindaci che scaldano le sedie in quel consenso, di evitare gli ipocriti atteggiamenti di comprensione quando stanno nel loro comune e di fare qualcosa di concreto per i loro cittadini, stoppando questa follia che per Talete sembra normale e pure giusta. Vi è sempre una connivente complicità etica e morale nel l’omertà e nel silenzio, Voi avete il dovere e l’obbligo di rappresentare e difendere quei cittadini. Talete, la misura è colma".