Massimiliano Vismara






Essere facchino di santa Rosa e uno stato che rimane per tutta la vita, anche dopo l’ultimo “Sollevate e fermi”. Chi ha portato la macchina continua a portarla non sulle spalle ma nel cuore. Questo è il caso dei membri dell’associazione La rosa, un gruppo di ex facchini che continuano ad onorare il voto fatto alla santa bambina facendo beneficenza. Ieri pomeriggio un manipolo di veterani del ciuffo hanno rinnovato questo patto di fede portando alla cattedrale di Santa Rosa un fascio di fiori candidi che hanno deposto davanti la teca che racchiude la protettrice di Viterbo. “Siamo un gruppo di ex facchini che hanno da sempre nel cuore la piccola santa - dice il presidente dell’associazione La rosa , Roberto Capoccioni – l’associazione è nata proprio per continuare a mantenere vivo questo voto di fede espresso quando abbiamo iniziato a portare la macchina. Un voto che cerchiamo di onorare ancora non con la fatica del trasporto ma con iniziative benefiche mirate ad aiutare le persone in difficoltà. La vita di “rosina” si è svolta all’insegna dell’amore per il prossimo, ed è proprio su queste orme che noi ragazzi della rosa cerchiamo di procedere. Per questo il 19 e il 20 agosto abbiamo organizzato in piazza Fontana Grande due cene di solidarietà i cui interi proventi sono stati devoluti a vari enti benefici - ha continuato a dire Capoccioni - e presto insieme all’Admo ne faremo un’altra a piazza dei Caduti”


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