In fila sotto il sole, in mezzo al piazzale, senza un minimo di riparo, in attesa di ricevere informazioni o di acquistare un biglietto.


Una fila che, dalla ex farmacia comunale, arrivava fino al lato opposto.


Così si presentava ieri mattina il piazzale della stazione ferroviaria, pieno di turisti in attesa di prendere il treno.


Chissà che ricordo avranno dell’accoglienza avuta a Civitavecchia, una volta rientati in casa. Non delle migliori. Una situazione che purtroppo si ripete da anni, con la stazione che continua a confermarsi non all’altezza del flusso di turisti che durante l’anno scalano il porto di Roma. E che oggi è accentuata dal sequestro in corso a causa del crollo di parte del cornicione avvenuto ad inizio luglio.


Il “tutto esaurito” di ieri, conferma la scarsa organizzazione, le difficoltà anche per chi lavora nel piazzale, la poca attenzione da parte delle ferrovie da un lato e della stessa amministrazione, che in questi casi dovrebbe pretendere di più per una struttura che sia all’altezza.


Anche sul binario crocieristi accalcati in attesa del treno, con il traffici turistici che si vanno continuamente a accavallare con quelli dei pendolari: non tutti infatti vogliono usufruire del Civitavecchia Express, vuoi per il costo maggiorato, vuoi per gli orari che non coincidono sempre con quelli dei turisti. E così finisce spesso che i pendolari e crocieristi siano costretti a viaggiare in scompartimenti pieni, in piedi, tra valigie e borse varie. È il caso che vengano prese delle decisioni, che ci si muova per dare risposte che possano davvero soddisfare le esigenze di tutti. Nessuno escluso.


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