MONICA DI LECCE

VITERBO - Il caro bollette mette in difficoltà anche gli esercizi pubblici di Viterbo che negli ultimi mesi hanno visto lievitare i costi di energia e gas. Il presidente di Confesercenti, Vincenzo Peparello parla in alcuni casi di rincari del 300% e 400%.

“Agli aumenti che vengono ufficializzati del 27% - 37% - dice Peparello - assistiamo invece a rincari duplicati o addirittura triplicati. Abbiamo già ricevuto delle bollette, soprattutto da aziende nel settore turistico ricettivo più energivore, con rincari più evidenti. Per esempio: una bolletta che nel luglio 2021 era di 16.700 euro, a luglio 2022 è passata a 75mila euro”.

Aumentano quindi i costi di gestione che negli ultimi mesi, sempre stando alle stime di Confesercenti, sono passati dal 4-5% al 10% a fronte di un calo dei fatturati. Un mix che mette in seria difficoltà la capacità di sopravvivenza di molte attività che, a detta della stessa associazione di categoria, ora rischiamo di chiudere.

Non va meglio per gli esercenti pubblici del capoluogo. I più fortunati, che hanno avuto il prezzo bloccato, resistono ancora all’urto degli aumenti, per altri, invece, è già tempo di pensare a come fronteggiare i rincari in previsione di un autunno “caldo”, in questo caso non certo dal punto di vista climatico.

“Sono preoccupato per gli aumenti che si preannunciano nei prossimi mesi - dice Marco Bruzziches, titolare di GelArt - al momento la mia bolletta non ha subìto grosse variazioni, ma le previsioni mi lasciano molto perplesso e non so come organizzare la mia attività se, come sembra, i rincari saranno piuttosto importanti”.

Per Giovanni Eusebi, titolare del ristorante, pizzeria “Il labirinto”, invece, è già il momento di fare i conti con i rincari. “Le ultime bollette sono più che raddoppiate - dice- Noi abbiamo una fatturazione mensile e rispetto a quanto paghiamo normalmente, abbiamo ricevuto bollette più alte di oltre due volte e mezza. A settembre-ottobre la situazione, stando a quanto si sente dire, peggiorerà. Non so se riusciremo a reggere questi ritmi di aumenti che sono importanti e troppi. Non possiamo neanche ipotizzare di autoprodurre energia perché in centro storico è impossibile mettere i pannelli solari. Se continua così, siamo destinati a sparire”.

A lui fa eco Solia Abati del Bar delle meraviglie.

“A fronte di bollette medie di 800/1.200 euro, l’ultima bolletta è arrivata di 3.200, con un aumento quindi del 300%. Per motivi amministrativi abbiamo avuto dal Comune di Viterbo un provvedimento di chiusura di 5 giorni. Abbiamo giacenze che non possiamo vendere perché, dovendo chiudere, non possiamo fare la vendita al dettaglio. Quindi, oltre al rincaro delle bollette, abbiamo anche questo problema. Non vorrei aumentare i prezzi ma se continua questo trend alla lunga qualche ritocco sarò costretta a farlo anche io”.

Per Giovanni Valeri titolare dell’omonimo bar, qualcosa non torna.

“Il mio gestore parla di un aumento del 27%, ma guardando le bollette che sono arrivate, il rincaro che mi riguarda è almeno del 46%. Ho due utenze: il bar e il laboratorio. A f
ronte di importi medi di 1.300 per il bar, più 300 per il laboratorio, per complessivi 1.600 euro, il totale delle ultime bollette è arrivato a 2.500 euro”. Nel frattempo, già da qualche mese e per effetto dei rincari delle materie prime gli esercizi pubblici sono stati costretti a ritoccare i prezzi.

“Non si può ritoccare ulteriormente - osserva Giovanni Valeri - perché si perdono i clienti e venire al bar diventa poi un lusso”.

©RIPRODUZIONE RISERVATA