LADISPOLI - Hanno abbandonato veramente di tutto. Mobili, elettrodomestici, buste di rifiuti indifferenziati. Col tempo hanno dato vita a una vera e propria mega discarica a cielo aperto: una montagna di rifiuti accastata sotto a uno dei ponti della città balneare, là dove nel cuore della notte, probabilmente per sfuggire agli occhi indiscreti, gli incivili hanno scaricato nel tempo. A scoprire l'area i volontari di Fareambiente che nei giorni scorsi sono intervenuti con la Polizia locale. Ora l'area, grazie alla collaborazione tra enti sarà bonificata. Ma la lotta agli incivili purtroppo resta. E così l'assessore all'igiene e ambiente, Marco Pierini, ha deciso di "affilare" meglio le armi. Arrivano le fototrappole. Al momento le telecamere di videosorveglianza per beccare i furbetti del caso, sono nove e sono già pronte all'installazione. Da settembre poi si partirà con una campagna di sensibilizzazione, ma se si verrà scoperti, ovviamente, scatterà anche la multa. Una parte importante del controllo del territorio sarà svolta dalle guardie ambientali. «Questo - ha detto Pierini - anche per rispetto dei tantissimi cittadini che invece seguono le regole». E poi c'è la Tarip. Già da mesi la Tekneko, l'azienda che si occupa del servizio di igiene urbana, sta portando avanti la campagna di sostituzione e taggatura dei mastelli. E ora, si è quasi pronti a partire, inizialmente in modo sperimentale e la frazione designata a farlo sarà Marina di San Nicola. «Avremo modo di osservare da vicino i dati. L'obiettivo naturalmente - ha detto Pierini - è completare il tutto entro il 2023». Con la Tarip il cittadino pagherà a seconda di quante volte esporrà il mastello della raccolta indifferenziata. Saranno almeno 20mila i nuclei familiari coinvolti e ogni famiglia potrà visualizzare l'andamento della sua raccolta rifiuti direttamente online. Ancora da sciogliere, però, il nodo relativo ai condomini con più di otto abitazioni. Inizialmente si era pensato alla sostituzione dei carrelati e a dotare ogni singola famiglia della palazzina, di sacchetti con codice a barra che successivamente gli incaricati della Tekneko dovrebbero scansionare al momento del ritiro. Ma si studiano nuove soluzioni.


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