CERVETERI - A pochi passi da quel rettangolo di gioco che vede i ragazzi allenarsi (col corpo e con la mente), c’è il degrado più assoluto, una vera e propria discarica a cielo aperto. Siamo a pochi metri dallo stadio Galli di Cerveteri. A denunciare la situazione sono i residenti che più di una volta hanno puntato i riflettori sulle condizioni dell’area invocando l’intervento delle istituzioni, non solo per una bonifica dell’area ma anche e soprattutto per un maggior controllo, magari con l’installazione di fototrappole atte a individuare gli incivili responsabili dello scempio e a punirli con delle pesanti sanzioni. «Evidentemente chi ancora non conosceva le potenzialità del posto, in queste settimane si è rifatto gli occhi», ha scritto qualcuno. Discariche abusive e inciviltà che non riguardano però solo una determinata area della città o del territorio etrusco in generale, ma che vedono purtroppo il sorgere di discariche abusive un po’ ovunque, in particolar modo là dove, specie nelle ore serali, è più difficile essere notati da occhi indiscreti. E a quello delle discariche abusive va sicuramente legato anche un altro “fenomeno”: quello della mancata cura e rispetto dei luoghi pubblici. Ne è un caso, ad esempio, quanto accaduto nei giorni scorsi al Parco delle Foibe. Se per l’abbandono di materassi, mobili vari e buste di rifiuti indifferenziati la responsabilità è quasi certamente da attribuire agli adulti, questa volta i responsabili, secondo quanto denunciato anche da alcuni cittadini, sono dei ragazzi. Si sono divertiti mangiando anguria e bevendo vino e hanno pensato bene di abbandonare i loro rifiuti (bottiglia rotta annessa) proprio lì, all’interno del parco, utilizzato spesso anche da famiglie con bambini, col rischio che qualcuno potesse farsi male o addirittura sporcarsi a causa dei resti di cibo abbandonati.