LADISPOLI – Palazzo Falcone incasserà oltre due milioni e mezzo per disabilità e povertà estrema. A dire il vero è incluso anche il comune di Cerveteri perché fa parte dello stesso distretto socio sanitario. Il piano finanziario è suddiviso in tre parti e relativo al Piano nazionale di ripresa e resilienza per il sociale. La conferma arriva dal neo delegato alle Politiche sociali di Palazzo Falcone. «Si tratta – dichiara Fiovo Bitti - di interventi sulla disabilità e sulla povertà estrema per un ammontare complessivo di 2,5 milioni di euro. Più specificatamente il progetto sulla disabilità prevede tre fasi: una prima selezione delle persone che saranno coinvolte nelle iniziative, poi l’adeguamento degli immobili loro destinati e in più il rafforzamento delle competenze per favorire l’inclusione lavorativa. Sono disponibili in questo caso 715mila euro». Ecco poi altri due iter pronti a partire rispettivamente da 710mila euro e da un milione. Sono contributi economici differenti destinati alla povertà estrema, un tema assai caldo nella città ladispolana legato ai cittadini senza fissa dimora e poi a singoli o nuclei familiari in difficoltà abitativa. Con questi soldi la Giunta potrà procedere con lavoro di adeguamento di immobili pubblici e la realizzazione della cosiddetta “stazione di posta”. «Un luogo – spiega Bitti - dove le persone possono recarsi per l’assistenza necessaria, sia materiale che burocratica». Comune che ha un altro obiettivo, quello di interfacciarsi con l’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata. «Vorremmo ottenere ulteriori immobili da destinare alle varie iniziative - promette sempre Fiovo Bitti – uno dei quali si trova in via Genova ed è già nelle disponibilità del Comune. Ringraziamo il personale del municipio in costante collaborazione con il neo assessore di Cerveteri Francesca Badini». Non è la prima volta che edifici tolti alle cosche finiscono per diventare patrimonio pubblico. In una ex villa di Marina San Nicola appartenente in passato alla Banda della Magliana da anni ha la sede operativa la Capitaneria di porto. In un altro appartamento vengono ospitate le donne vittime di violenza.
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Ladispoli, emergenza abitativa e povertà: in arrivo i fondi
Si pensa ad utilizzare anche beni confiscati alla mafia
18 agosto, 2022 • 06:46