CERVETERI - L’arrivo delle prime piogge di fine estate e poi l’arrivo della stagione invernale, con i temporali che sempre più spesso assumono i connotati di vere e proprie bombe d’acqua, possono essere un vero problema per la sicurezza dei cittadini (automobilisti e pedoni). Ed è proprio per cercare di limitare i danni che c’è chi inizia a chiedere all’amministrazione comunale etrusca di provvedere alla pulizia delle caditoie per tempo, così da evitare possibili allagamenti sul territorio. Allagamenti che purtroppo, negli anni, non hanno risparmiato vaste aree del territorio (dalle frazioni, come quella di Cerenova, fino alla Settevene Palo all’ingresso di Cerveteri dove la situazione con la realizzazione della nuova rotatoria sembra non essere cambiata). «Stiamo per entrare nel pieno della stagione autunnale, e come spesso accade, la stagione dei copiosi acquazzoni - scrive il commissario della Lega Salvini Premier Cerveteri, Roberto Menasci - Spesso i danni a cose, abitazioni e persone causati dalle alluvioni sono dovuti anche alla mancanza di una manutenzione adeguata di strade e di cunette stradali, e del coordinamento degli interventi di pulizia di caditoie, tombini e cunette su strade ed aree comunali. È dunque opportuno agire in via precauzionale, tramite attività di prevenzione: il loro corretto funzionamento viene mantenuto infatti attraverso la pulizia e lo svuotamento delle camere di sedimentazione dove presenti, per mantenerne l’efficienza ed evitare così il ristagno delle acque meteoriche. Per questo Noi della Lega Salvini Premier Cerveteri - prosegue Menasci - preventivamente facciamo questa richiesta al sindaco Gubetti, prenda provvedimenti affinchè l’ATI vincitrice dell’appalto sulla gestione dei rifiuti e responsabile anche della pulizia delle caditoie, svolga tale attività adesso, ma non semplicemente spazzando o soffiando via gli aghi di pino e le foglie, ma la pulizia di chiusini e caditoie deve essere eseguita con automezzi dotati di getti idrodinamici ad alta pressione, idropulenti ed aspiranti, e una cisterna di accumulo. L’operazione comprende l’aspirazione del materiale presente all’interno del pozzetto, e successivamente i reflui raccolti vengono conferiti in idonei impianti di smaltimento autorizzati. Durante l’intervento avviene la rimozione e ricollocazione del chiusino, riposizionando eventuali spessori antirumore, e la pulizia finale delle zone interessate dai lavori».

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