MARCO GRANDE

Un'esperienza forgiata nell'ultimo biennio alla Lupa Frascati, poi coronata lo scorso anno con la conquista del proprio girone: il recente curriculum di Alija Hrustic parla chiaro e non ha bisogno di tante presentazioni.Il croato classe 1993, che di ruolo fa il centrocampista, è approdato appena un mese fa alla corte del team di mister Alessio Bifini e ci resterà almeno un anno.La sua è una posizione nevralgica: dovrà essere il collante tra la difesa e l'attacco e, di conseguenza, mettere in condizione Vittorini e Ruggiero di fare la voce grossa con gli estremi difensori avversari.Proprio il neo acquisto nerazzurro, intanto, ha parlato della sua nuova esperienza: «Al Tamagnini - afferma il mediano - ho avuto subito una buona impressione: sono stato accolto molto bene sia dal mister che dalla dirigenza. Io, personalmente, ho iniziato la preparazione soltanto qualche giorno dopo, sebbene dalle retrovie abbia avuto modo di vedere che i miei compagni hanno già un buon passo. Il primo test in famiglia è andato decisamente bene, anche se deve passare qualche settimana prima di poter definire di che pasta siamo effettivamente fatti. Che tipo di giocatore sono? Sono un centrocampista che sicuramente vorrebbe avere più qualità, ma malgrado questo riesco sempre a dare tutto me stesso nel rincorrere. Se Vittorini e Ruggiero ci pensano davanti, alla retroguardia penso io; il mio obiettivo principale coincide pienamente con quelli di squadra. Ho scelto la Vecchia a causa della sua storia: tutti i giocatori decidono di passare almeno una volta in carriera per il Tamagnini».Un guerriero in più a disposizione della squadra, quindi, per mister Alessio Bifini, il quale si augura che il giocatore croato possa rivelarsi, con il passare delle settimane, una pedina fondamentale su cui puntare in vista dell'obiettivo comune, il raggiungimento di una serie D che, fino ad oggi e da dieci anni a questa parte, è stato soltanto il “sogno di una notte di mezza estate”.
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