MARCO GRANDE

Una carriera spesa come giocatore in diverse categorie, vestendo le maglie della sua Grosseto, dell'Arezzo, dell'Albinoleffe, dell'Avellino, dell'Alessandria e della Pro Sesto, ma questo solo per citarne le più importanti. Una vita da allenatore trascorsa sulle panchine di Grosseto, Poggibonsi, Corneto Tarquinia, Sanremese e Ghiviborgo. Fino ad approdare, per l'appunto, al Civitavecchia. Il palmarès di mister Alessio Bifini è di tutto rispetto e non ha bisogno di tante delucidazioni, ragion per cui quando si parla della fino ad oggi ottima campagna acquisti portata avanti dal diesse Daniel D'Aponte bisognerebbe mettere tra i primi posti anche il nome del neo-tecnico dei nerazzurri, che sicuramente si rivelerà un'efficace arma in più nella prossima stagione al fine di portare a casa gli obiettivi che in società si stanno prefissando in queste cocenti settimane estive.Proprio la guida tecnica maremmana parla della sua nuova avventura agonistica: «Cosa mi ha spinto ad approdare sul litorale laziale ? - esordisce il coach - Innanzitutto sono rimasto esterrefatto dalla piazza, sempre ricca di ambizione e di tifosi particolari al suo seguito. In più, un altro motivo che mi ha portato ad arrivare al Tamagnini è quello inerente l'organizzazione societaria: negli anni la dirigenza si è migliorata progressivamente e le devo pertanto fare i miei complimenti. La politica societaria della Vecchia in merito alla valorizzazione dei giovani è ottima; se poi tutti i presidenti fossero come Patrizio Presutti, quello del calcio sarebbe di sicuro un mondo migliore. Parliamoci chiaramente: tutto il settore giovanile dei tirrenici è targato élite e molti dei giovani talenti provengono proprio dalla città portuale. Non credo serva aggiungere altro. Quanto alla squadra, l'ho vista giocare e mi sono fatto le mie idee; la società adesso sta operando benissimo sul mercato e siamo soltanto in attesa di due ultimi tasselli per completare l'opera. A meno di grosse e particolari sorprese dovremmo iniziare la nostra preparazione il prossimo 28 luglio con i primi raduni, per poi iniziare a fare davvero sul serio i primi giorni di agosto».Bifini, infine, parla dell'importanza di determinati giocatori nel gruppo, non screditando però la componente squadra: «Avere in rosa attaccanti dal calibro di Vittorini e Ruggiero fa sicuramente gola, ma non dobbiamo dimenticarci che ci sono anche ottime pedine quali Cerroni e il giovane Pomponi. Non è da escludere che possano giocare tutti e quattro insieme se lo meriteranno. Il calcio resta comunque uno sport di squadra ed è l'organico che deve prevalere sulle individualità; per organico intendo anche i tifosi, che storicamente per questa società si sono rivelati il dodicesimo uomo in campo. Anche a loro mi sento di porre dei cari saluti. Il nostro obiettivo comunque è migliorare quanto abbiamo prodotto lo scorso anno».
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