Umore a pezzi per Marco Del Lungo e per il 7bello alla finale mondiale di Budapest. Gli azzurri hanno perso contro la Spagna per 15-14 dopo i tiri di rigore, con i tempi regolamentari che si erano chiusi sul 9-9.


Un umore vittima non di qualcosa di negativo, ma semplicemente per aver solo sfiorato di conquistare il secondo Mondiale consecutivo, dopo una lunga rincorsa ed aver accarezzato il sogno da vicino.


Gara di livello quasi estremo per il sette di Sandro Campagna, che praticamente deve sempre rincorrere le Furie Rosse, che per tre tempi si esprimono meglio dell'Italia.


A fine primo tempo reazione di Del Lungo, ormai sempre più capitano, e compagni, che riescono a recuperare il passivo ed a pareggiare sul 3-3.


Ma al rientro in vasca le cose cambiano sensibilmente e sono gli spagnoli ad avere il passo migliore, fortemente vogliosi di vendicarsi della serie di sconfitte finali degli ultimi anni.


L'Italia va sotto addirittura di quattro gol. Tante le difficoltà in attacco, con mancanza di lucidità al momento di tirare e conclusioni a volte velleitarie, mentre dall'altra parte gli iberici puntano sempre ad andare sul perimetro ed è troppo lo spazio lasciato alle migliori bocche da fuoco.


Del Lungo compie alcuni interventi di grande spessore, ma nel terzo tempo Campagna, probabilmente anche per un infortunio alla mano del civitavecchiese, decide di inserire Nicosia e di cambiare atteggiamento difensivo.


E' una scelta che paga, perché lentamente l'Italia trova maggior ritmo e inizia a creare pericoli dalle parti di Aguirre.


La miccia viene accesa da un rigore per timeout chiamato dalla Spagna su possesso azzurro, da lì le cose cambiano notevolmente e gli azzurri pervengono al pareggio e rischiano addirittura di vincerla. Si va ai rigori.


Nella prima cinquina Campagna mantiene Nicosia, ma per la seconda inserisce Del Lungo, che non può fare niente sulle conclusioni ragionate degli avversari. Dall'altra parte Cannella sbaglia per due volte, così il Mondiale se lo aggiudica la Spagna.


Le telecamere non possono che raccontare lo sconforto del gruppo azzurro.


Campagna va subito a consolare Cannella, mentre Del Lungo si regala un bellissimo abbraccio con la moglie Alessandra.


Grossa la delusione per aver mancato di pochissimi il secondo titolo iridato consecutivo, ma non si può dimenticare quanto di buono fatto da Del Lungo e compagni, capaci di tenere testa a tutte le squadre più forti del globo.


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