TARQUINIA - Una task force per far fronte al problema della siccità. Si è svolta oggi, alla presenza del Consorzio di Bonifica e dell’amministrazione comunale, una riunione operativa per fare il punto sul problema della siccità che sta colpendo il comparto agricolo e non solo.

Alla riunione erano presenti, oltre ai molti imprenditori agricoli, il sindaco Alessandro Giulivi, l’assessore all’Agricoltura vicesindaco Luigi Serafini, il presidente del Consorzio Niccolò Sacchetti, il presidente dell’Università Agraria Sergio Borzacchi, il presidente della cooperativa Pantano Glauco Zannoli, il presidente della centrale Ortofrutticola Alessandro Serafini, il direttore generale Andrea Renna; il direttore tecnico responsabile dell’irrigazione ingegner Mauro Rosatelli.

La riunione è stata aperta dal presidente Niccolò Sacchetti che ha spiegato i motivi della convocazione dell’incontro: «Ho chiesto l’incontro con una certa urgenza per l’ emergenza siccità, per cui hanno già chiesto in molti lo stato di calamità, e altre regioni hanno emesso ordinanze restrittive. Le scelte a cui andiamo incontro sono obbligate dalla situazione ma è importante la condivisione. Insieme dobbiamo guardare alla situazione attuale e poi pensare alle scelte future. Noi oggi non viviamo la razionalizzazione dell’acqua, ma dobbiamo evitare di andare incontro a problemi più grandi per cui è necessaria un’attenzione maggiore. Stiamo portando avanti dei programmi e dei progetti per cercare di affrontare non più l’emergenza ma il futuro. Ringrazio l’amministrazione comunale, il sindaco per la sensibilità dimostrata e la vicinanza agli agricoltori".

« Bisogna imparare a convivere con i cambiamenti climatici facendo prevenzione, - ha detto il sindaco Giulivi - bisogna creare i presupposti affinché le siccità non costituiscano una montagna insormontabile come appare ora, il Consorzio di bonifica ha fatto e sta facendo molto per mitigare gli effetti dei mutamenti climatici ma con l’aiuto di Comune e Regione, con i fondi del Pnrr dobbiamo trovare nuove soluzioni affinché non si debba sempre correre dietro all’emergenza quando poi a subirne le maggiori conseguenze sono i nostri agricoltori e tutto il comparto agricolo già messo a dura prova dall’aumento dei costi delle materie prime. Con il consorzio ed il presidente Sacchetti stiamo già pianificando una serie di interventi di cui si potranno vedere i benefici a medio e lungo termine. Abbiamo bisogno di progettare il futuro e riprogettare il sistema dell’irrigazione insieme alla Regione ed agli enti preposti. Accanto all’irrigazione va aggiunto il problema dell’energia elettrica, un altro grande problema che sta colpendo anche l’agricoltura. Come già detto più volte se noi ci riprendiamo le turbine possiamo abbassare le bollette dell’energia elettrica. In questo momento dobbiamo tutti cercare di tamponare l’emergenza e se riusciamo a stare fermi un giorno a settimana sicuramente aumentiamo la pressione».

“Dobbiamo passare dalla cultura dell’emergenza alla cultura della prevenzione creando nuove progettualità - ha detto inoltre il direttore generale Renna - Studiare metodi per recuperare come la raccolta dell’acqua piovana di cui oggi raccogliamo solo l’11%”.

Tanti altri gli interventi che si sono susseguiti tra cui quello del presidente dell’Università Agraria Sergio Borzacchi che ha rilanciato la proposta di creare nei terreni dell’Università Agraria un bacino di raccolta del fiume Marta. «L’acqua mancherà anche in futuro e dobbiamo attivarci immediatamente per evitare lo spreco ed evitare danni ingenti che questa carenza farà all’agricoltura ed al turismo”, ha detto. La riunione si è conclusa con un appuntamento tra 12 giorni ed un monitoraggio da parte del Consorzio delle aziende agricole per capire le loro necessità e come poter evitare il peggiorarsi di questa situazione che ogni giorno diventa più preoccupante. ©RIPRODUZIONE RISERVATA