CIVITAVECCHIA - Tir in fila lungo l’Aurelia nord, di fronte al centro comemrciale la Scaglia, in direzione Tarquinia. Una fotografia quasi quotidiana, con i mezzi in sosta per ore sulla strada, e con conseguenze immaginabili sotto ogni punto di vista: decoro e sicurezza in particolare. Il pungo duro promesso dal Comune, che ha chiesto più controlli alla Polizia locale, con gli agenti che avrebbero già elevato sanzioni, e la pulizia una tantum da parte di Csp non sono però la soluzione al problema. Almeno concretamente. Un palliativo, che non va ad intervenire sul problema, reale, che esiste da tempo ormai, mai preso in considerazione. «Un problema che va affrontato, perché è impossibile questo tipo di situazione - ha confermato Patrizio Loffarelli, responsabile del Lazio e dello sviluppo territoriale di Assotir - una città portuale come Civitavecchia non può prescindere dall’avere un’area attrezzata per la breve e lunga sosta. Questa città sembra non avere ancora una progettualità legata alle attività portuali». In realtà, all’interno dello scalo, con l’Adsp, è iniziato già un percorso incentrato sulla vita del trasportatore, per garantire risposte corrette e funzionali, in termini di vivibilità, al personale viaggiante. «Ma fuori è una giungla» ha tuonato Loffarelli. E sanzionare soltanto, con il rischio che ci si sposti solo di qualche chilometro, non sembra essere la risposta giusta. L’unica realtà nel Lazio adeguata si trova a Colleferro, con il “Truck village” che ospita ristorante, hotel, docce e servizi igienici, aree comuni per lo svago, ampio parcheggio e distributore. «Una cosa simile garantirebbe occupazione, un servizio per chi tutti i giorni trasporta merce su strada, e valore aggiunto per porto e città - ha aggiunto Loffarelli - serve un progetto serio e condiviso, iniziamo a discutere con Comune e Adsp; ce lo chiede l’Europa, che mette a disposizione anche dei finanziamenti adeguati. Civitavecchia, con il suo porto, è un punto nevralgico: e se il trasporto è un anello fondamentale della logistica, sulla quale si vuole puntare, serve una maggiore attenzione per il settore».

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