SANTA MARINELLA – Il Comitato cittadino contro le strisce blù pone all’attenzione dell’amministrazione un problema che esiste nell’area dell’Ex fungo dove chi parcheggia in quell’area ha difficoltà a risalire verso il centro. Infatti, disabili e anziani non possono risalire verso l’ingresso di via della Repubblica, in quanto le scale sono per loro inaccessibili. “Il progetto, l’esecuzione e soprattutto la gestione del parcheggio all’ex fungo – dicono dal Comitato - si sono fermati a metà. Il suo stato genera ogni giorno dei gravi problemi a coloro che ne usufruiscono. Dopo il tentativo di metterlo a pagamento, i lavori di sistemazione si sono fermati, non vi sono le garanzie di sicurezza, il rispetto delle caratteristiche di parcheggi nella norma e ogni giorno qualcuno scivola o cade rovinosamente sulla scalinata che conduce a viale della Repubblica. Chi parcheggia in quell’invaso, se si trova in una condizione di disagio fisico o per spostarsi deve utilizzare una carrozzina, una sedia a rotelle o un ausilio per deambulare in assenza di appositi corridoi di facilitazione si trova nella condizione di dover affrontare un tragitto biblico per uscire su via della libertà oppure una scalinata assurda senza rampe ma con scalini che arrivano a 26 centimetri di altezza. Oppure, ovviamente, deve sottostare al pagamento in un’area decente come quella di piazza Gentilucci che più che un riequilibrio delle quote di parcheggi blu è sembrata una vera e propria rappresaglia contro le contestazioni. Nonostante i discorsi sui giornali da parte di sindaco, membri della maggioranza e l’assordante silenzio del presidente della Multiservizi, ad oggi la situazione è pressoché inalterata”.

“A tale riguardo – conclude la nota - confermiamo la necessità di voler far sistemare il parcheggio dell’ex fungo e far abolire la sosta registrata per i 20 minuti gratuiti sugli stalli blu. Del resto se, come sembra, su 500 posti a pagamento, risultano ad oggi effettuati circa 4500 abbonamenti più i biglietti occasionali, riteniamo che i soldi siano entrati e che è giusto che vengano reinvestiti nell’ambito da cui arrivano”.

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