SANTA MARINELLA - "Sono parole comunque importanti quelle pronunciate da Zingaretti nella recente visita ufficiale al porto di Civitavecchia che riconfermano la fine della centrale a carbone e a gas: “Anche se la meta è e resta confermata e  definita nelle scelte della Comunità Europea non lo è il percorso – ricorda il presidente dell’assemblea dei sindaci  dell'Osservatorio ambientale Pietro Tidei – poiché restano numerosi nodi da chiarire già posti all’Enel, questioni “esistenziali” per le economie dei territori. Per questo sono certo che la Regione appoggerà da domani nei confronti dell’Enel le nostre richieste di maggiore  “trasparenza” e di “confronto continuo” sui punti da noi sollevati, aiutandoci a stringere le maglie dei controlli”.

Tra gli altri punti “caldi” cosa vuole dire effettivamente "graduale uscita dal carbone dal 2025, con quale velocità la centrale procederà sulla traiettoria, anche essa annunciata, del “Net zero” entro il 2040 ovvero zero emissioni, “senza ricorrere a tecnologie di rimozione del carbonio o al gas naturale”?

“La Regione ci può aiutare ad ottenere dall’Enel maggiore trasparenza  – prosegue Ivano Iacomelli, presidente del cda dell’Osservatorio ambientale – su quale sarà in questi prossimi mesi, il ruolo della centrale nella riduzione della CO2 per ogni kilowattora prodotto, ma anche se e come l’attività della centrale contribuirà al raggiungimento degli obiettivi verdi fissati entro il 2030, sin da domani”.

"C’è qualche “contradizione” di troppo anche con Arpa Lazio che non rende disponibili le previsioni giornaliere del PM10 del “Programma Copernicus”, un modello gestito direttamente dalla Commissione Europea e restano i “buchi” da ricucire nella rete di rilevamento da troppo tempo trascurata - afferma Iacomelli - ad esempio la centralina di Santa Marinella non misura le ricadute delle polveri sottili mentre Tarquinia è completamente spenta:  su entrambi i punti  - precisa Iacomelli - stiamo per coinvolgere Arpa Lazio  alla quale  stiamo per contestare alcune inadempienze”.