la fotografia Dal porto alla stazione scarsa attenzione e pulizia nelle strade percorse dai crocieristi Accoglienza turistica, strada in salita
Bagni pubblici al Viale ancora chiusi. Segnalazioni continue dal mercato
Una strada ancora in salita. C’è tanto da lavorare per garantire un’adeguata accoglienza a turisti e crocieristi che da qualche mese ormai si sono riaffacciati in massa in città. Sul fronte portuale le notizie sono incoraggianti. «Il porto è pieno di navi – ha detto in questi giorni il presidente dell’Adsp Pino Musolino – non siamo ancora tornati ai livelli di pre-pandemia, ma stiamo parlando di un milione e mezzo di croceristi stimati nell’arco di quest’anno». Un milione e mezzo di persone che, in un modo o nell’altro, transiteranno per Civitavecchia: ma che ricordo avranno? Difficile dirlo, ma non certo il ricordo di una città accogliente. Basta fare un giro tra il porto e la stazione, passando per il centro ed il mercato, per farsi un’idea di quello che potrebbero pensare. Perché nonostante i proclami e le rassicurazioni degli amministratori di turno di carenze ce ne sono ancora parecchie. In attesa della riapertura a breve di largo della Pace, i passeggeri sono gestiti oggi presso Varco Vespucci, «assolutamente incapiente – come confermato anche dall’Adsp – in considerazione dei volumi di traffico del periodo estivo». Molti crocieristi che già hanno visitato Roma e non vogliono spostarsi, si fermano in città. Oltre allo slalom tra escrementi su ogni marciapiede, o transenne come a via XVI Settembre, tanti si riversano a corso Marconi, accolti da addobbi natalizi lasciati nella parte alta dei portici. Quello che potrebbe essere il salotto della città, vede i marmi anneriti ed il pavimento sporco, nonostante la buona volontà dei commercianti presenti. Tra piazza Calamatta e piazza Vittorio Emanuele aiuole sono secche e raccolgono rifiuti. Dal mercato arrivano segnalazioni quotidiane di incuria e scarsa attenzione; alcune zone non vedono una pulizia da anni, come le scale che da via Traiana portano a via Doria. E i bagni? Quelli pubblici sotto la terrazza del Viale dove i lavori sono ancora in corso, sono chiusi. Non si è riusciti in questi anni a trovare una soluzione che potesse garantire un servizio minimo. E fino alla stazione la situazione non migliora. Se questo è il concetto di accoglienza da cui si parte, la strada è ancora molto lunga.
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