Don Ivan Leto*

In questa prima domenica di giugno, giungiamo finalmente a una delle solennità fulcro della nostra fede cristiana, ovvero la Pentecoste. In tale occasione, celebriamo il momento in cui perfino gli Apostoli, coloro che Gesù stesso aveva scelto, erano rinchiusi nel cenacolo della paura e non riuscivano a comprendere cosa stesse succedendo.

Erano bloccati dalla paura di essere uccisi: erano riuniti per cercare di comprendere cosa stesse succedendo e, per quanti sforzi avevano fatto in cinquanta giorni, non ci erano riusciti. Eppure, giunge qualcuno, non qualcosa, ovvero lo Spirito Santo, che scende su di loro e fa chiarezza su tutto.

La Pentecoste testimonia la potente discesa di Dio sulla nostra umanità.

Lo Spirito Santo giunge a mettere ordine, a rinnovare, perché soltanto Dio può davvero trasformare questo mondo. Ma per farlo, necessita di cuori disponibili. E un piccolo gruppo di persone innamorate di Dio (gli Apostoli) ricevono la forza necessaria per essere veri testimoni, addirittura vengono resi capaci di esprimersi attraverso linguaggi che neanche conoscevano, diventano capaci di rendere possibile l’impossibile. Pentecoste come punto di partenza, di rinnovamento, di novità vissuta nello Spirito Santo.

*Don Ivan Leto


parroco di San Gordiano


Diocesi Civitavecchia - Tarquinia