Festa della Repubblica tra commemorazione e cronaca ieri mattina a piazzale degli Eroi. Commemorazione, perché settantasei anni sono tanti, soprattutto se conditi da eventi sociali di ogni genere, di quelli che in Italia non sono mai mancati; cronaca, perché proprio mentre molti festeggiano, altri probabilmente stanno vivendo un dramma personale.


E ieri, poco prima dell’inizio della cerimonia, l’imprenditore Mario Benedetti ha fatto sentire la sua voce in segno di protesta.


Ha approfittato di una vetrina importante come quella della Festa della Repubblica per manifestare il suo disagio legato a un’attività commerciale la cui apertura, nonostante l’avvio della stagione estiva non è stata ancora autorizzata.


LA CERIMONIA


Una schierante armata ha atteso l’arrivo del sindaco Ernesto Tedesco e del generale di divisione Claudio Minghetti, i quali, alla presenza delle autorità cittadine e delle rappresentanze istituzionali, hanno deposto come da tradizione una corona d’alloro ai piedi del monumento ai caduti.


Significative le parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il cui discorso è stato letto a piazzale degli Eroi, incentrato su propositi di pace con riferimento alla guerra in Ucraina.


LA PROTESTA IN PIAZZA



Pochi minuti prima dell’inizio della cerimonia, l’imprenditore Mario Benedetti ha dato vita a una protesta eclatante, arrivando a barricarsi in macchina a pochi metri dal luogo in cui si sarebbe dovuta svolgere la commemorazione. Un’iniziativa, l’ennesima, per alzare la voce contro quelli che ritiene essere dei soprusi messi in atto dall’amministrazione comunale e che lo avrebbero messo nella condizione di non poter lavorare. Per il chiosco alla Marina, infatti, dopo un intervento delle forze dell’ordine è stata disposta la chiusura.


Sul posto è intervenuta una volante della Polizia: dopo una lunga trattativa con Benedetti, il sottufficiale di pattuglia ha convinto l’imprenditore ad abbandonare propositi di protesta e l’allarme è rientrato.