GIAMPIERO ROMITI

Chi lo conosce come le sue tasche afferma di non averlo mai sentito cantare “Meno male che Silvio c’è”, ma Berlusconi resta il suo faro che emette luce purissima.

E lui, Massimo Boschini, capogruppo consiliare di Forza Italia, lo trovi prevalentemente e convintamente vestito d’azzurro “perché – sospira – con quel colore addosso mi sento trasparente, leggero e libero”. Viene dal basso, per l’esattezza dal piccolo grande “mondo” delle circoscrizioni e, dal 1998 al 2006, in qualità di presidente della Prima (il cui quartier generale allora si trovava in via Traiana) ha avuto la preziosa opportunità di stare a contatto diretto con i cittadini e la loro quotidianità, con le problematiche più spinose, talvolta con la realtà matrigna.

Sa quindi, il forzista per la pelle, che vivere sulle nuvole della politica sorda alle stringenti esigenze che rendono il respiro affannoso di una larga fetta della comunità, è un gravissimo errore. Per questo, la palestra “circoscrizionale” è servita eccome, rifugge dall’apparire e non si stanca mai di restare fedelissimo all’essere!

Nella scorsa kermesse amministrativa ha toccato quota 529 preferenze.

Boschini, soddisfacenti i primi tre anni di legislatura “targati” centrodestra ?

“Direi che gli impegni sono stati notevoli come era lecito aspettarsi. Se non fossero avvenute serie situazioni impreviste di sicuro il cammino sarebbe stato più spedito”.

Ah sì, cos’è che non ha permesso di sviluppare un’azione più dinamica ?

“Beh, mica vorremo dimenticarci della pandemia. Che ha contrassegnato un periodo oggettivamente assai faticoso”.

Vero. Il peggio sembrerebbe però passato…

“Il verbo al condizionale è appropriato, anche se si respira adesso un clima più disteso”

Siete nei pressi del traguardo dei tre anni di governo. Festeggerete ?

“Bè, non sarebbe male se qualche tappo di spumante saltasse”

E di lì in poi cosa succederà?

“Intanto il primo obiettivo è dare seguito agli interventi di rifacimento di strade e marciapiedi nelle periferie per i quali abbiamo impegnato 7 milioni di euro. Ma non basta, c’è ben altro che attende il taglio del nastro o un deciso avanzamento.

Ben altro afferma, diamogli un nome…

“Stadio Fattori, mercato, illuminazione pubblica, scuole”.

Non le sembra di allargarsi un po’ troppo?

“Neanche per idea. Eppoi sa che le dico ?”

Sono qui per ascoltarla. Sentiamo.

“Ci sarà una stratosferica sorpresa che la nostra città aspetta da sempre e che l’assessore D’Ottavio sta curando con determinazione addirittura maniacale.”

Ce ne parli.

“Vuole scherzare ? E’ top secret”.

Vabbè, vorrà dire che quando sarà la tirerete fuori da un gigantesco uovo di pasqua davanti alla popolazione in delirio.

“Chi vivrà vedrà. E’ certo certo però che procurerà una meraviglioso e irrefrenabile stordimento”.

Il lockdown s’è rivelato una iattura, però adesso i fondi del Pnrr hanno fatto tornare il sorriso. Bella botta di culo, non crede ?

“In un certo senso. E comunque meritato”.

E chi dice di no. I soldi però vanno spesi…

“Difatti costruiremo un nuovo complesso scolastico in zona Bricchetto”.

In un post ha griffato che creare una nuova Civitavecchia si può. Con quale bacchetta magica?

“C’è poco da scherzare”

Bene. Allora seriamente spieghi lei.

“Con il Polo di Fiumaretta in grado di calamitare migliaia di turisti; con la restituzione alla città dello spazio occupato dall’Italcementi, con il prolungamento di 500 metri della trincea ferroviaria, con la realizzazione di un asse di accesso Civitavecchia Nord/Porta Tarquinia”.

Tutto questo in quante legislature?

“Intanto cominciando da subito fino all’esaurimento dell’attuale, poi continuando nella prossima”.

Che sbadati, non avevamo pensato che il centrodestra bisserà il successo nel 2024. E neppure che lei fosse un veggente.

“Stiamo compiendo interventi che nella nostra città non si vedevano da almeno vent’anni. Vuole che i cittadini non se ne accorgano ?”

Ritiene importante che in un alto consesso come quello della Regione figuri un “autentico” rappresentante della civitavecchiesità? Sapere cosa chiedere con perfetta cognizione di causa per questa terra non è mica robetta. Le pare ?

“Si, no, ni”.

Che razza di risposta è?

“E’ la risposta e sottolineo “la”. Dove sta scritto che se non si è nati, vissuti e pasciuti nella propria città non si possa essere propositivi, determinati e sempre pronti a perorare le giuste “cause” della collettività”.

Quindi?

“Direi che negli ultimi dieci anni di esponenti civitavecchiesi dalla testa ai piedi ne abbiamo avuti e non è che sulla città sia caduta la manna dal cielo. Se ancora penso al biodigestore o alla imbarazzante questione relativa agli usi civici, mi ritrovo lastricato di bolle”.

Quindi tra i berluscones rigorosamente locali non c’è la corsa per andare a conquistare il seggio alla Pisana?

“La principale corsa che a noi di Forza Italia interessa è quella di tagliare vittoriosi il traguardo della realizzazione della già ricordata Nuova Civitavecchia”.

Per avere chances più consistenti di riuscirvi, l’apporto dei “meloniani” non sarebbe fondamentale?

“Sono e rimango favorevole ad un reinserimento di FdI nella maggioranza. Perché avvenga occorrerebbe, però, ristabilire un solido e costruttivo approccio comune”.

Ed è possibile?

“Mah. Basta seguire i consigli comunali e rendersi inoltre conto di quel che accade nelle commissioni per capire, purtroppo, che nei ventiquattro mesi che mancano al game over di questa legislatura non saremo compagni di viaggio”.

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