CIVITAVECCHIA - Nuova richiesta di rinvio a giudizio per l’ex segretario generale dell’Adsp Roberta Macii.

Stavolta l’accusa è di aver calunniato Angelo Pierotti «perché - scrive il pm Annunziata Rapillo -il 4 giugno 2020, pur sapendolo innocente, lo incolpava falsamente di aver posto in essere il reato di estorsione ai suoi danni».

La richiesta di andare a processo arriva al termine delle indagini svolte dai Carabinieri in seguito alla denuncia presentata da Pierotti, assistito dall’avvocato Alessio Fabi, in conseguenza della denuncia a sua volta depositata da Roberta Macii, difesa dall’avvocato Lorenzo Mereu, nei confronti proprio di Pierotti e del figlio Jurij, dipendente dell’Adsp.

Nella sua querela l’allora segretaria generale dichiarava di essere stata vittima, insieme all’Adsp, di atti persecutori e diffamatori (con riferimento ad alcuni attacchi su Facebook, ndr) oltre che di tentata estorsione.

[caption id="attachment_416675" align="alignleft" width="383"] Angelo Pierotti[/caption]

A sua volta, Angelo Pierotti, sostenendo che la denuncia della Macii «appariva essere una gravissima simulazione di reati», presentò denuncia querela nei confronti della dirigente toscana «e di chi, in qualità di responsabile dell’ente (all’epoca il presidente era Francesco Maria Di Majo, che non risulta indagato, ndr) abbia autorizzato la signora Macii a presentare querela» a nome dell’Adsp, per calunnia, falso ideologico, diffamazione, simulazione di reati e false notizie al pubblico ministero. Tutte le altre accuse sono state archiviate dal pm Rapillo, ma non la calunnia, reato per il quale il Gup Paola Petti deciderà il prossimo 22 settembre in udienza preliminare se mandare alla sbarra Roberta Macii.

A marzo del 2021 il Gup Francesco Filocamo dichiarò il non luogo a procedere perché il fatto non sussiste nei confronti di Jurij Pierotti, per il quale, in seguito alla predetta denuncia di Macii, la Procura aveva chiesto il rinvio a giudizio per i reati di tentata estorsione e diffamazione aggravata dalla pubblicazione attraverso il social network facebook.

©RIPRODUZIONE RISERVATA