«Il sogno non si è avverato, ma i nostri colori continueranno a sventolare fieri ed orgogliosi». A commentare così dopo le lacrime scese rigogliose al termine della semifinale di Coppa Italia in cui il Tolfa ha ceduto immeritatamente 2-1 è una delle bandiere del Tolfa, Fabio Marconi. «Grazie a tutta la gente di Tolfa e non solo - prosegue Marconi - a tutte le persone che mercoledì hanno sostenuto il Tolfa Calcio ed hanno realizzato una splendida e storica coreografia. Ci avete fatto emozionare: è stato bellissimo vedere lo Scoponi gremito in ogni ordine di posto».
L'ex presidente Giuseppe Marocchi, oggi presidente onorario, colui con il quale il Tolfa ha raggiuno tanti obiettivi importanti e ha scritto pagine indelebili di storia del calcio collinare commenta così l'amara sconfitta di mercoledì scorso: «Tolfa grazie a prescindere. Avrei voluto scrivere di un Tolfa in finale di Coppa Italia, di un traguardo prestigioso, di un sogno che poteva trasformarsi in realtà dopo la finalissima, ma purtroppo non è andata così. Tanti episodi a sfavore. Rigori apparsi più che legittimi non concessi, legni della porta colpiti, qualche errore sottomisura e, diciamolo francamente e con sportività, anche meriti degli avversari. Con la vittoria della Coppa Italia saremmo giunti al vertice del calcio regionale. Un traguardo che ci spettava di diritto, visto che siamo l'unica società calcistica del Lazio che da più di 20 anni milita nei maggiori campionati regionali, Promozione ed Eccellenza, senza mai aver cambiato denominazione. Se a Roma, Viterbo, nel reatino o in provincia di Latina senti citare il nome della nostra splendida cittadina non puoi fare a meno di associarla, oltre alla meravigliosa natura, ai siti etruschi, alle sagre, alle feste, alla catana, anche a questo splendido gioco. Settantacinque anni di storia, nel 1947 la fondazione, nei quali tanta gente è passata e tanto ci sarebbe da raccontare. Tantissimi ragazzi che hanno potuto indossare le nostre maglie, migliaia di appassionati tifosi che nel corso del tempo si sono riversati sulle tribune dello Scoponi per gridare un solo nome, quello del Tolfa, centinaia di dirigenti che con una passione sfrenata si sono dati il cambio nel trascorrere del tempo. Tutto ciò ha permesso di farci vivere una sorta di miracolo sportivo, che per certi versi supera i confini della nostra piccola cittadina. Oggi (mercoledì, ndr), purtroppo non è andata bene, e vedere centinaia di sostenitori lasciare lo Scoponi in tono sommesso, fra i quali molti con gli occhi lucidi, non ci ha fatto sentire bene. Però, archiviata la tremenda botta, siamo convinti che si ricomincerà ancora ad organizzare e sognare per dare ulteriore lustro al nostro sodalizio. Complimenti di cuore ragazzi, complimenti a tutti quanti hanno fatto parte di questa rosa, dal primo all'ultimo di quanti scesi in campo durante la stagione. Complimenti al mister Daniele Fracassa e a tutti i suoi collaboratori. Complimenti a tutti i dirigenti, al presidente, al direttore sportivo, agli accompagnatori che hanno dedicato tanto del loro tempo nell'organizzare l'intera stagione. Complimenti all'amministrazione comunale, sempre vicina e disponibile, non da ultimo con la predisposizione del nuovo impianto sintetico dello Scoponi. Complimenti a tutti i nostri tifosi, sempre presenti in massa ad incitare i nostri ragazzi, sia sotto uno splendente sole, sia che piovesse. Complimenti veramente per quanto siamo riusciti comunque a raggiungere, nella speranza che sia come sempre il prosieguo di un ennesimo percorso che porterà ancora grandi soddisfazioni. Detto ciò, i complimenti più sentiti vorrei farli a colui che da circa 50 anni è anima e corpo di questa società, come un effigie incastonata fra le dure pietre del castello che raffigura il nostro logo sportivo. Per tanti lustri giocatore del Tolfa Calcio, capitano, poi allenatore sia della prima squadra che nel settore giovanile, infine da oltre 20 anni super segretario del nostro sodalizio. Caro Giuseppe Pacchiarotti, il Tolfa Calcio e tutta la comunità sportiva del nostro paese credo non possa fare a meno di porgerti le dovute congratulazioni che meriti, perché senza il tuo apporto professionale, lucido, continuo e determinante, difficilmente avremmo potuto innalzare il Tolfa calcio agli onori ed ai fasti del passato, del presente e speriamo del futuro».
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